Come leggerete nel report l’ANP continua con i vuoti appelli ad ulteriori colloqui con Israele per mandare avanti l’ennesima trattativa di pace. I frutti di questi colloqui si sono purtroppo visti nel corso di questi anni: israele rafforza sempre più la sua posizione sul terreno rubando sempre più terre, ed alcuni notabili palestinesi dell’ANP si arricchiscono sempre più. Il tutto sulla pelle dei palestinesi. All’ANP (il mandato di Abu Mazen è scaduto da 7 aa) questi finti colloqui servono perchè sono queste finte messinscena che la tengono in vita!
Questo è il resoconto della settimana in Palestina fatto da IMEMC dal sabato 11 al venerdì 17 giugno 2016 fonte
Cominciamo il nostro resoconto settimanale come al solito con le attività non violente organizzate in Cisgiordania. Venerdì scorso i soldati israeliani hanno attaccato con gas lacrimogeni e proiettili di acciaio ricoperti di gomma le manifestazioni nonviolente che ogni settimana si organizzano nelle città della Cisgiordania.
Al centro della regione nei villaggi di Bil’in, Ni’lin e Al Nabi Saleh le truppe israeliane hanno attaccato sia con gas lacrimogeni che con proiettili di acciaio ricoperti di gomma. Entrambi gli abitanti del villaggio di Bil’in e Ni’lin con i loro sostenitori internazionali ed israeliani sono riusciti a raggiungere il muro israeliano costruito sulle terre degli agricoltori locali.
Ad Al Nabi Saleh, i soldati hanno attaccato la manifestazione all’ingresso del paese. Successivamente hanno preso d’assalto il villaggio e sparato gas lacrimogeni ai residenti.
Nel villaggio di Kufer Kadum, nel nord della Cisgiordania, le truppe israeliane hanno usato proiettili e gas lacrimogeni per attaccare sia i locali che i loro sostenitori internazionali ed israeliani. Molti residenti sono dovuti ricorrere alle cure mediche per gli effetti della inalazione di gas lacrimogeni. Anche in questo villaggio l’esercito ha sparato gas lacrimogeni contro le abitazioni dei residenti causando danni.
Attività politica
Dal corrispondente per IMEMC Rami Al Meghari:
Durante un incontro in Giordania tra il presidente dell’ Autorità nazionale Palestinese (ANP), ed il re diGiordania Abdallah II, Abu Mazen ha affermato che l’ANP supporta l’iniziativa francese della conferenza internazionale di pace da tenersi entro la fine di questo anno. Entrambi i leader hanno inoltre convenuto sulla necessità che vengano fermate le costruzioni degli insediamenti israeliani sulle terre dei palestinesi, ed hanno anche auspicato la calendarizzazione di colloqui di pace tra l’Autorità palestinese ed Israele.
In una nota correlata, si è espresso il sostegno all’offerta di pace fatta dagli stati arabi, in cui si afferma che, in cambio di una normalizzazione dei rapporti con lo stato occupante di Israele, Israele deve ritirarsi dalle terre occupate nel 1967.
Il primo ministro israeliano, Benjamin Natanyahu, ha rifiutato l’iniziativa araba, che era già stata presentata nel 2002. Natanyahu dice che Israele non può accettare di ritirarsi nei confini del 1967, ma accetta la normalizzazione con gli Stati arabi.
Nella Striscia di Gaza, Ahmad Bahar presidente del parlamento in cui Hamas ha la maggioranza , ha invitato l’Autorità palestinese a cessare il cosidetto “coordinamento della sicurezza” che esercita con Israele e lo ha invitato ad interrompere i negoziati di pace con Israele perché è un processo di pace inutile. Bahar ha anche sostenuto che il suo partito è pronto ad accettare l’unità con il partito Fatah del presidente palestinese Mahmoud Abbas, sulla base delle intese raggiunte al Cairo ed a Gaza.
Tutto questo avviene nel contesto di una nuova tornata di colloqui tra Hamas e Fatah che sono in corso a Doha, capitale del Qatar . Nel frattempo i media locali hanno riferito che una delegazione di alto livello di Hamas sarà presto in visita al Cairo per importanti incontri.
Il presidente egiziano, Abdullfattah Alsisy, ha invitato i due schieramenti palestinesi a raggiungere un accordo al fine di accelerare gli sforzi di pace che l’ Egitto sta promuovendo insieme ad altri attori internazionali.
Cosa è successo in Cisgiordania e Gaza
Dal corrispondente per IMEMC George Rishmawi:
Sabato (11/06/16) durante un attacco dell’esercito israeliano nei pressi della città vecchia a Gerusalemme sono stati feriti cinque civili palestinesi. Alcuni testimoni hanno riferito che i soldati hanno attaccato i civili usando manganelli e spruzzando sostanze urticanti.
Nella serata di Lunedì notte (13/06/16), due agenti di sicurezza palestinesi che si trovavano sulla loro auto nella Yitzhar road a sud della città cisgiordana di Nablus sono rimasti feriti dopo che numerosi coloni fanatici hanno scagliato pietre sulla loro auto. Lunedì a Qalqilia a seguito di lanci di razzi da parte delle forze israeliane, sono bruciate delle aree coltivate poste subito al di la del muro. Le perdite sono state stimate in circa 50 alberi di ulivo e 100 dunam di terra (un dunam equivale a 1000 m² ).
Un giovane palestinese è stato gravemente ferito Mercoledì (15/06/16), all’alba, dopo essere stato speronato da una jeep militare israeliana nel campo di Balata, nel nord della Cisgiordania occupata. Saleh Abu Anad di 21aa, è stato ricoverato, in gravi condizioni, all’ ospedale di Rafedia nella città di Nablus.
Sempre Mercoledì un’ altro ragazzo adolescente palestinese è stato colpito da un proiettile alla testa. L’incidente è accaduto nel villaggio di Kafr Aqab, distretto di Gerusalemme, durante gli scontri tra agenti di sicurezza palestinesi e uomini armati e mascherati. Hamza al-Wahsh, di 15 aa, secondo fonti della sicurezza palestinese, era davanti alla sua casa di famiglia all’alba, quando un proiettile vagante lo ha colpito alla testa,. Al-Wahsh è stato trasportato al’Ramallah Medical Center,’ dove i medici hanno detto che era in condizioni critiche. Durante la notte di Martedì (14/06/16) le forze di sicurezza palestinesi hanno iniziato un pattugliamento nei quartieri nord di Gerusalemme, dopo che degli uomini armati e mascherati avevano fermato il Ministro dello sviluppo sociale Ibrahim al-Shaer dell’Autorità Nazionale Palestinese vicino al campo profughi di Qalandia, ed avevano sequestrato la sua auto.
Anche questa settimana, le forze israeliane hanno condotto almeno 95 incursioni militari nelle comunità palestinesi della Cisgiordania e di Gerusalemme Est occupata. Durante queste incursioni militari sono stati rapiti almeno 88 civili palestinesi, tra cui 5 bambini.
Mercoledì all’alba (15/06/16) nella Striscia di Gaza nella zona Sudaniyya mare, navi militari israeliane hanno attaccato molte barche da pesca palestinesi, in acque territoriali di Gaza. A nord ovest di Gaza City, hanno rapito dieci pescatori e sequestrato quattro barche. Le navi della marina hanno sparato diversi proiettili alle barche da pesca, prima di attaccare. Hanno poi ordinato ai pescatori di nuotare verso le navi militari, li hanno quindi rapiti ed hanno trainato le barche verso il porto di Ashdod.
Domenica (12/06/16), aerei da guerra israeliani hanno lanciato un missile contro un terreno non abitato, a sud est di Gaza City. Sono stati segnalati danni ma nessuna vittima.