Questa settimana il resoconto non sarà una traduzione completa dell’IMEMC report. Questo perché nella rubrica legata all’attività non violenta non ci sono purtroppo notizie differenti rispetto ai precedenti resoconti settimanali. Infatti nei villaggi di Nabi Saleh, Bil’in e Ni’lin, dove ogni settimana vengono tenute manifestazioni pacifiche con il contributo di internazionali ed israeliani pro palestinesi, anche questa settimana si sono verificati i consueti scontri con l’esercito israeliano . Ci sono stati tra i manifestanti feriti ed intossicati che hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari.
Anche sul fronte dell’attività politica nel rapporto IMEMC non ci sono grosse novità se si eccettua la dichiarazione di Abu Mazen al parlamento europeo. Il presidente dell’ANP , decaduto da 9 anni, ha detto che l’Europa deve aiutarlo a realizzare la “soluzione dei due stati”, ed ha ribadito che è favorevole alla conferenza promossa dalla Francia e che bisogna trovare una soluzione “equa al problema dei profughi ” (nella dichiarazione non si parla del diritto al ritorno!). Dall’altra Hamas invita L’ANP ad interrompere qualsiasi trattativa di pace con israele fino a quando questo non farà cessare la costruzione delle colonie.
Il resoconto politico di questa settimana è invece tradotto dal sito mintpress news (quì) che ha rimandato un articolo di antiwar.com . Si tratta di un breve ma interessantissimo articolo del 23/06/16 che riporta la dichiarazione di un importante generale israeliano che ammette che israele lavora per proteggere l’ISIS. Il resoconto dalla Cisgiordania e da Gaza è invece quello settimanale di IMEMC (quì).
ATTIVITÀ POLITICA
In un discorso alla Conferenza di Herzliya, il capo dell’intelligence militare israeliana, il generale Herzi Halevy, ha confermato l’ormai nota posizione di Israele che al governo Siriano preferisce l’ISIS. Ha infatti apertamente dichiarato che israele non ha interesse a che l’ISIS venga sconfitto (letteralmente: non vuole vedere una sconfitta dell’ISIS ndt).
Citato nel sito NRG in lingua ebraica, legato a Maariv (il secondo quotidiano più venduto in israele ndt), il Gen.Magg Halevy ha espresso preoccupazione per le recenti offensive contro il territorio dell’ ISIS, ed ha detto che negli ultimi tre mesi il gruppo islamico sta affrontando una delle situazioni “più difficili” dall’inizio della dichiarazione di fondazione del califfato.
I funzionari israeliani non hanno mai nascosto il loro apprezzamento all’idea che l’ISIS conquisti tutta la Siria, perché come alleati sarebbero migliori di un governo filo Iraniano, ma non erano mai stati così apertamente favorevoli all’ ISIS ed alla sua sopravvivenza.
Halevy ha continuato mostrando preoccupazione per una eventuale sconfitta dell’ ISIS. Questo infatti potrebbe portare le “superpotenze” a disimpegnarsi dalla Siria, e questo, dopo che israele ha manifestato energicamente la contrarietà alla sopravvivenza del governo siriano la metterebbe “in una difficile posizione “.
Ha poi detto che Israele farà “tutto quello che è nelle nostre possibilità per non trovarci in una situazione del genere”, suggerendo che l’esercito israeliano sta cercando delle vie per dare un supporto diretto all’ ISIS perché questa è ormai una importante questione politica, e non solo pura retorica.
COSA È SUCCESSO IN CISGIORDANIA E GAZA
Il Ministero della Sanità palestinese ha riferito che un giovane palestinese è morto, domenica sera (19/06/16), a causa delle gravi ferite subite il 4 maggio, dopo che i soldati israeliani gli hanno sparato durante l’invasione nella città Sa’ir, a nord est di Hebron. Arif Jaradat, 22 anni, è stato colpito con normali proiettili (non rivestiti ndt) dall’esercito israeliano, ed morto per le gravi ferite all’ospedale al-Ahli, a Hebron City. Il ragazzo ucciso era affetto da sindrome di Down.
Martedì sera, le truppe israeliane hanno sparato ed ucciso Mahmoud Badran, di 14aa. Mahmoud stava tornando a casa, insieme a suoi 4 amici , dopo aver fatto il bagno in una piscina vivcno al villaggio di Beit Sira , quando i soldati hanno aperto il fuoco contro di loro. L’attacco è avvenuto vicino a Beit Liqya, una città non lontano da Ramallha.
In un primo tempo l’esercito israeliano ha affermato che i soldati hanno aperto il fuoco su alcuni palestinesi che scagliavano pietre pietre su veicoli militari e sulle auto di coloni. Nel corso della giornata, dopo che testimoni oculari hanno dato un’altra versione dei fatti, l’esercito israeliano ha dovuto cambiare versione ed ha ammesso che il bambino ucciso era un passante.
Durante la settimana le forze israeliane hanno condotto almeno 61 incursioni militari nelle comunità palestinesi della Cisgiordania e di Gerusalemme Est occupata. Durante queste invasioni hanno arrestato più di 54 civili palestinesi, tra cui 8 bambini.
Sabato (19/06/16) a Gaza, Mohammed Qreiqe’ di 23aa, del quartiere di al-Shuja’iyah, ad est di Gaza City, è stato ferito in seguito all’esplosione di una bomba dell’esercito israeliano.
Come sempre succede poi, navi della marina israeliana hanno attaccato Domenica (19/06/16) e Lunedì (20/06/16) pescherecci palestinesi al largo del litorale di Gaza. Sono stati segnalati danni alle imbarcazioni ma nessun ferito.
Questo è tutto per questa settimana.