Convenzioni ARCI

Ancora un'altra iniziativa dell'Arci Palermo per i suoi soci: l'attivazione del servizio, gratuito, “Avvocato Sociale”.
La convenzione è stata stipulata con lo studio legale Nuzzo & Partners, la cui sede è in via Emanuele Notarbartolo 2/G.
Il servizio ha lo scopo di consentire ai soci convenzionati un risparmio in termini di tempo e denaro grazie alla possibilità di valutare preventivamente e gratuitamente la convenienza e le modalità di risoluzione delle controversie mediante l’utilizzo di strumenti giudiziali e stragiudiziali.
La consulenza prevede l’analisi della fattispecie e la produzione di un parere scritto o in forma orale che comprenda l’analisi dei costi e del tempo necessario per la risoluzione della questione prospettata.
Questi gli ambiti della consulenza legale gratuita:
- Consulenza giuridica in ambito civile, tributario, penale o amministrativo
- Codice della strada
- Condominio
- Diritto Bancario
- Diritto Commerciale e Fallimentare
- Diritto di Famiglia
- Diritto del Lavoro
- Recupero Crediti
- Sinistri Stradali
- Successioni
- Tutela del Consumatore
- Gestione della Crisi da Sovraindebitamento.
Il servizio è disponibile su prenotazione.
I soci possono prenotare un appuntamento entro 24 ore prima del giorno settimanale fissato per il ricevimento, attraverso un servizio di posta elettronica dedicato, nel quale dovranno fornire le proprie generalità e indicare l’ambito giuridico di interesse.
Per info e richieste: www.avvocatonuzzo.it
Sabato 23 gennaio alle ore 16:30 saremo in piazza Verdi a Palermo per aderire alla manifestazione nazionale indetta da Arcigay, Arcilesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno e MIT.
Scendiamo in piazza, come facciamo già ogni anno dal 2010 col Palermo Pride, per reclamare a gran voce la nostra insindacabile necessità di vivere in un paese che garantisca la piena parità di diritti di ogni donna ed ogni uomo.
Nella piena convinzione che la crescita delle libertà di ogni singola persona non sia mai un limite ai diritti di nessun altro ma, al contrario, un rafforzamento delle libertà e della felicità di tutte e tutti, chiediamo:
* interventi legislativi contro l’omo/transfobia che non si esauriscano in una legge penale ma che prevedano anche e soprattutto strumenti positivi per agire a livello culturale, formativo e informativo. Non è sufficiente punire gli atti di violenza fisica se non si afferma innanzitutto il principio che l’insulto omo/transfobico non appartiene allo stesso piano della libertà di espressione e che per impedire la violenza sui corpi è necessario combattere innanzitutto quella cultura che, attraverso gli atti di bullismo così come attraverso i soprusi maturati in famiglia, cancella le differenze perché le considera un pericolo anziché una ricchezza;
* il riconoscimento della piena dignità delle coppie gay e lesbiche attraverso una legge sul Matrimonio Egualitario. Il diritto, già riconosciuto dalla nostra Costituzione, alla piena affermazione di sé passa anche dalla possibilità di costruire progetti di vita e legami affettivi e familiari. Perché questi possano nutrirsi del pieno riconoscimento sociale è indispensabile che gli Istituti che tutelano tali relazioni non creino discriminazioni tra coppie di serie A e coppie di serie B;
* il riconoscimento del diritto di accesso all’Istituto delle adozioni e alle tecniche di riproduzione assistita per ogni persona e per ogni coppia a prescindere dall’orientamento sessuale; quindi anche per ogni persona/coppia gay e lesbica che voglia scegliere la maternità e la paternità per costruire il proprio progetto di vita.
Chiediamo quindi a tutte e a tutti di partecipare sabato 23 gennaio alle 16:30 a piazza Verdi e di fare proprio questo appello al Parlamento italiano anche prendendo direttamente la parola.

Il Comitato Palermitano della più grande associazione laica italiana - l'ARCI - avvia la campagna di tesseramento per il 2016, Felicità è partecipazione.
Arci Palermo si appresta ad affrontare un nuovo anno con un bilancio, quello del 2015, più che positivo sia in termini di soci che di circoli.
Quanti vorranno unirsi alla nostra associazione nel 2016, troveranno nei nostri circoli - dai più giovani PYC e Porco Rosso passando agli storici Nzocchè, Arci Tavola Tonda e Malaussène, fino ad arrivare a quelli forti delle proprie specificità come Al-qantar, Sakalash, Cerchio di Alice, Articolo Tre, Stardust, Periferia di Culture e Coordinamento Obiettori - attività e proposte uniche, sicuramente tra le più interessanti e numerose della città.
Luoghi dalle mille sfaccettature - politiche, culturali e ricreative - i nostri circoli si sono imposti come centri di aggregazione culturale e sociale, con un’attenzione per le istanze del territorio, i diritti, l'accoglienza, la smilitarizzazione e la giustizia sociale.
Spazi dove si discute, ci si confronta, si organizzano le battaglie per i diritti LGBT, per i diritti della Palestina e del popolo curdo, contro il MUOS e per l’ambiente.
Ma non solo, i circoli Arci sono anche spettacoli, giochi, danze, canti, laboratori, mostre.
Il Comitato Arci di Palermo non si limita alla nostra città, ma ha deciso di investire sull’allargamento dei circoli per abbracciare tutta la provincia. Link a Monreale, Il Girasole a Lascari, l'associazione culturale sportiva e ricreativa a Campofelice e, dal 2016, il Teatro Zeta di Termini Imerese sono i primi esempi di questo impegno.
Infine, i soci Arci, oltre a usufruire di tutti i servizi e gli eventi proposti dai circoli, godono di convenzioni e riduzioni per l’accesso a musei, teatri, eventi, mostre, riviste e siti culturali tra i più importanti della città. Quest’anno, infatti, è stata ampliata l’offerta di convenzioni stipulate a Palermo - è possibile consultarle sul sito www.arcipalermo.it - con enti culturali e realtà locali tra i più importanti del panorama cittadino.
Impegno, cultura, solidarietà, giustizia sociale, integrazione, accoglienza: la tessera Arci è un valore.

Sei già appassionata o un appassionato di musica, canto o danza tradizionale e vuoi approfondire le tue conoscenze? Suoni uno strumento, canti, danzi già e vorresti farlo insieme ad altri che condividono lo stesso interesse? Vuoi imparare a suonare, danzare o cantare ma non ne hai avuto la possibilità? Vuoi formarti delle competenze tecniche in campo musicale? Hai delle mani d’oro che non hanno ancora avuto possibilità di mostrare il loro talento costruendo strumenti musicali? Vuoi diventare il fonico del tuo gruppo? Vuoi far parte di una Orchestra o di una Compagnia di Danza tradizionale?
Non è richiesta una esperienza precedente: basta una grande volontà per mettersi in gioco ed imparare.
La partecipazione al progetto “artigiani culturali è aperta a tutte le ragazze e i ragazzi tra i 14 e i 35 anni di età.
I bandi di selezione riguardano:
Per qualsiasi informazione
Circolo Arci Tavola Tonda, Viale delle Alpi, 11 – Palermo
www.tavolatonda.org | www.artigianiculturali.org | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. | Artigiani Culturali su Facebook
Artigiani Culturali è un progetto del Circolo Arci Tavola Tonda finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Gioventù e Servizio Civile Nazionale
Il Progetto in sitesi
Una città, Palermo, in cui gli spazi di socializzazione sono molto ridotti, una crisi economica che ormai ha sfondato gli argini e investe buona parte della popolazione. Una città in cui il fermento creativo ha visto scomparire i luoghi di produzione e riproduzione dei saperi e della creatività, grazie a scelte politiche portate avanti dalle amministrazioni comunali che si sono succedute e che hanno investito i propri fondi su eventi e operatori culturali non locali (senza alcuna ricaduta benefica sulla città).
E’ questo il contesto da cui il progetto prende le mosse. Tutto questo a fronte di un humus che, da sempre, la città esprime, dimostrato dalla massiccia partecipazione a “eventi in estemporanea” che si sono succeduti negli ultimi anni.
Inoltre, viviamo in una città in cui l’immigrazione ha portato decine di artisti provenienti dall’Africa e dall’Oriente più o meno vicino, e che non trovano spazi per poter mettere a frutto e condividere le proprie capacità.
In ambito europeo decine sono i festival volti alla valorizzazione di musiche e danze popolari (cfr. il sito dell’European Forum of Worldwide Music Festivals), così come centinaia sono i musicisti che in questo campo si muovono ottenendo grande successo (cfr. il territorio della Puglia dove il recupero della “pizzica” ha fatto crescere la presenza turistica nel Salento del 5% ogni anno).
Formare e valorizzare artisti e artigiani tradizionali locali sarà pertanto funzionale a far crescere il turismo in Sicilia e di conseguenza l’occupazione in tutti i settori produttivi ad esso legati (ristorazione, trasporti, strutture ricettive, ecc.).
Ancora più desolante è il contesto regionale relativo alle figure professionali che di musica si occupano: in primis fonici da palco adeguati e liutai capaci. I pochi fonici sul territorio, salvo alcune rare eccellenze, sono persone a cui manca del tutto una formazione professionale.
Esistono alcune scuole private per tecnici del suono ma sono volte a formare gli alunni per strumenti elettrici o digitali, del tutto incapaci di fronte a una zampogna, a un liuto o anche a un “semplice” tamburo a cornice.
Stessa situazione nell’ambito della liuteria. Tolti i pochi nomi di assoluta qualità, in Sicilia è difficilissimo trovare artigiani in grado di realizzare e di riparare strumenti tradizionali.
Secondo quanto affermato dall’UNESCO a Parigi nel 1989, «la cultura tradizionale e popolare fa parte del patrimonio universale dell’umanità, [essa] è un potente mezzo di riavvicinamento dei diversi popoli e gruppi sociali e di affermazione della loro identità culturale».
E ancora precisa: «la cultura tradizionale e popolare è l’insieme delle creazioni che provengono da una comunità culturale, fondate sulla tradizione, riconosciute come rispondenti alle aspettative della comunità in quanto espressione dell’identità culturale e sociale di questa… »
Da qui il progetto intende far scaturire una serie di attività che mirino alla valorizzazione degli strumenti culturali che la nostra tradizione ha espresso.
Gli obiettivi dell’intervento sono:
- la rivalutazione, la promozione e la divulgazione della cultura popolare siciliana e delle culture “altre” che popolano, animano e arricchiscono la nostra isola, mediante lo studio, il dialogo e lo scambio tra le diverse espressioni culturali, con particolare attenzione per l’ambito musicale e coreutico;
- favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di giovani che vivono nella provincia palermitana mediante la formazione e l’apprendistato artistico e tecnico.
- l’attivazione di un polo culturale per la riproduzione di saperi in ambito professionale, artistico, artigianale e tecnico, destinato a circa 80 giovani, con particolare attenzione a quelli in condizioni di vulnerabilità sociale e/o difficoltà socio-economiche, che mira a favorire il loro inserimento nel mondo del lavoro;
- l’istituzione di una compagnia artistica operante a livello locale, nazionale e internazionale per la promozione del patrimonio artistico e culturale delle tradizioni popolari.
Una nuova realtà entra a far parte del territoriale Arci di Palermo: l'associazione culturale teatroZeta.
Nata nel 2004, l’associazione ha sede e lavora a Termini Imerese, e ha come attività principale la ricerca e la sperimentazione.
La ricerca di teatroZeta pone al centro l’attore, il dialogo con lo spettatore, il gesto, il segno, il teatro anche come ritorno all’impegno sociale.
Da novembre 2015 l'associazione ha fondato a Termini Imerese la Scuola Triennale di Formazione - teatro contemporaneo e avviato il primo anno con una formula didattica inedita e innovativa. Nella sede dell'Officina Teatrale Zeta, presso l’ex chiesa di Santa Lucia, ha ricavato la Camera Poietica, dove si terranno incontri settimanali di letture poetiche, presentazioni di libri, incontri culturali.
La produzione degli spettacoli e la scelta dei testi sono spesso orientati all'impegno sociale e civile, come Studio per una regia (im)possibile da Il mio nome è Caino di Claudio Fava, La guerra, che passione! di autori vari, Fumu e sangu di Piero Macaluso, Cirano l’anarchico dal naso lungo dal Cyrano de Bergerac di Rostand; ultimo lavoro è Io sono Colombo di Piero Macaluso, un lavoro sulla scoperta dell'America come metafora del rapporto con il diverso, la libertà e la verità come rappresentazione di punti di vista.
Per il 2016 ha in preparazione diversi spettacoli, tra cui Il mio nome è Carducci e lavoravo in Fiat di Piero Macaluso sul tema del lavoro in fabbrica, prima nazionale al Teatro Atlante di Palermo. La direzione artistica del teatroZeta è affidata a Piero Macaluso.