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Sono 1500 lavoratori a tempo indeterminato e oltre 200 a progetto che in queste ore stanno per essere messi in mobilità (licenziati) o a cui non verrà rinnovato il contratto.
Sono gli addetti al customer care dei call center Almaviva Contact di Palermo e Catania, metà della forza lavoro di tutta l'azienda nell'isola.
1700 famiglie si troveranno in mezzo a una strada per il mancato rinnovo da parte di Wind-Infostrada del contratto di servizio che fino a ieri la legava a Almaviva.
Grazie a una politica di appalti fatta di massimi ribassi e delocalizzazioni (Albania e Romania in primis) Wind pretende di assegnare l'appalto a un altro fornitore che, delocalizzando e sfruttando incentivi e inquadramenti professionali che definire minimi è un eufemismo, si può permettere di stracciare la concorrenza con un ribasso enorme sulla già esigua base d'asta.
Lavorare in un call center è una delle esperienze più alienanti che possano capitare. Con una cuffia, scollegato dal mondo esterno, devi rispondere a ripetizione a clienti più o meno insofferenti, tenendo il tempo di conversazione entro un certo limite per non perdere produttività, cercando di evitare che il cliente richiami entro le 48 ore per non subire una penale. E così turno per turno, giorno per giorno, ora per ora.
No, non è un lavoro facile, né gratificante. Ma siamo a Palermo e, per tanti, non c'è stata la possibilità di scegliere altro.
Fino a qualche anno anno fa la "vita media" aziendale di un addetto al customer care era di 24 mesi, un'esperienza lavorativa transitoria (al nord Italia, ovviamente, dove le possibilità sono sempre state diverse rispetto al Meridione); oggi, con la crisi economica, chi ha uno straccio di contratto se lo deve tenere stretto.
Di Luigi Carollo | Presidente Articolo Tre Palermo - Associazione LGBT
Una storia che è bello raccontare, finalmente: la Regione Siciliana ha approvato la legge contro le discriminazioni che istituisce il Registro Regionale delle Unioni Civili.
Una storia bella per diverse ragioni:
1) dopo precedenti tentativi terminati seppellendo i testi direttamente in Commissione questa volta sarà l'Assemblea a doversi pronunciare;
2) il testo è frutto di una buona prassi che ha visto lavorare tutto il movimento Lgbt palermitano insieme alle associazioni siciliane, comprese quelle non Lgbt che fanno parte del Coordinamento Palermo Pride, in costante relazione con le forze politiche, a loro volta anch'esse capaci di collaborare per un comune obiettivo;
3) il testo approvato è di altissimo livello e pone la Sicilia in una posizione di avanguardia: partendo dalla ottima Legge approvata in Liguria (la sola ad aver superato il vaglio della Corte Costituzionale), il Disegno siciliano apporta numerosi miglioramenti in tema di formazione e sensibilizzazione contro le discriminazioni fondate sul Genere e sull'Orientamento Sessuale ed individua precise azioni che permettono alle Associazioni di monitorare il rispetto del principio di non discriminazione (per esempio nei luoghi di lavoro); inoltre, unico caso in Italia, il testo chiede a tutti gli Enti Locali siciliani di dotarsi di un Registro delle Unioni Civili.
Richiesta che trova la sua legittimazione nel fatto che quasi tutti i servizi ai/alle cittadini/e sono gestiti dai Comuni per conto della Regione, che ha rimesso loro una prerogativa che per Statuto appartiene ad essa.
Nel 2007 una insegnante di Palermo viene denunciata dai genitori di un suo alunno perché gli aveva fatto scrivere sul quaderno per 100 volte “sono un deficiente”. L’insegnante, spiegando il significato della parola deficiente, aveva voluto punire il suo alunno perché aveva impedito ad un compagno di classe di entrare nel bagno dei maschi definendolo gay e femminuccia. Questa vicenda processuale attirò l’attenzione della stampa e diversi furono gli attestati di solidarietà nei confronti dell’insegnante. L’associazione omosessuale di Palermo Articolo Tre, il giorno in cui sarebbe stata emessa la sentenza, partecipò ad un sit-in di solidarietà nei confronti dell'insegnante davanti il tribunale di Palermo. L’insegnante venne assolta in primo grado e la stessa associazione diramò un comunicato di grande apprezzamento nei confronti della sentenza, perché nell’assolvere il comportamento dell’insegnante metteva sotto accusa i limiti di un sistema scolastico impreparato e non di rado indifferente nell’affrontare i fenomeni di bullismo, soprattutto quelli a sfondo omofobico. Il dott. Ambrogio Cartosio, nelle funzioni di Pubblico Ministero, scriveva un atto di Appello contro la sentenza di assoluzione ed anche questo balzava agli onori della cronaca, perché in esso erano scritti dei passi che attirarono l’attenzione della stampa. In quell’atto di Appello si leggeva che i metodi educativi dell’insegnate palermitana erano da paragonare a metodi da rivoluzione culturale cinese del 1966 e che “è nozione di comune esperienza che i giovani, dai più piccoli ai più grandi, e in tutte le aree geografiche d’Italia sono soliti apostrofarsi reciprocamente (e, spesso, semplicemente per scherzo) con espressioni omofobiche, o che hanno per oggetto i presunti facili costumi delle rispettive madri. Si tratta di un’abitudine non commendevole, quanto largamente diffusa e si può anche dire largamente tollerata dalla società”.
Giunti alla nona edizione, i campi – promossi dall’Arci con Cgil, Spi Cgil, Flai Cgil – saranno organizzati in Lombardia, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia. Si comincerà, dalla fine di aprile, col campo di Corleone per poi proseguire nelle varie località fino alla fine di settembre.
Da quando sono iniziati, i campi hanno ospitato migliaia di giovani e giovanissimi, ma anche meno giovani.
Situati su terreni confiscati alle mafie, la filosofia che vi sta dietro è quella restituire questi beni alla comunità, tornare a renderli produttivi e vivi, animarli con iniziative formative e informative sulla difesa della democrazia, della legalità, della giustizia sociale. Una pacifica ‘occupazione’ di questi spazi, dunque, abitata dalla presenza di centinaia di persone che si spendono con impegno e dedizione per costruire comunità alternative alle mafie.
Info e iscrizioni al sito www.campidellalegalita.it
Programma iniziative 24 e 25 APRILE
Leggi tutto: 25 Aprile 1945 – 2015 | 70° della Liberazione a Palermo | Programma 24 e 25 APRILE
BANDO DI PARTECIPAZIONE
Informazioni generali
Bjcem e il Comune di Milano promuovono Mediterranea XVII Biennale Giovani Artisti, un evento internazionale multidisciplinare che si svolgerà a Milano, Italia, presso la Fabbrica del Vapore, Via Procaccini 4, dal 22 al 25 ottobre 2015, e che prevede la partecipazione di oltre 300 artisti.
Nata nel 1985, la Biennale si svolge ogni due anni in una città diversa del Mediterraneo, concentrandosi su giovani artisti e creatori. La Bjcem è una rete internazionale con più di 70 membri e partner provenienti da Europa, Medio Oriente e Africa, che, con il loro sostegno, rendono possibile l’evento stesso garantendo la partecipazione degli artisti provenienti dai territori da essi rappresentati.
ARCI Sicilia, membro della Bjcem, promuove la Selezione Regionale per la Sicilia della sezione Letteratura. L'invito è aperto a giovani scrittori di età inferiore ai 35 anni (nati entro il 31 dicembre 1980) che sono residenti in Sicilia alla data di scadenza del presente bando di concorso. Gli artisti devono presentare un progetto specifico in relazione al tema di questa edizione. La partecipazione al bando è gratuita e aperta a tutti, senza distinzioni di sesso, religione, comportamenti sociali e politici. Gli artisti che abbiano partecipato a più di una edizione precedente non possono partecipare; verrà data priorità agli artisti che non abbiano mai partecipato alla manifestazione.
Per partecipare al concorso si possono presentare romanzi, saggi, poesie, poesie sonore, racconti brevi, novelle. Si ammettono testi originali e inediti senza limitazioni tecniche o di contesto narrativo.
Liberi di scegliersi.
Call per l'elaborazione del logo di Articolo Tre Associazione omosessuale.
Piena libertà su forme, fantasie e colori.
Articolo Tre, partner PYC, lancia un concorso di idee per l'elaborazione del nuovo logo di Articolo Tre.
Articolo Tre, ass. omosessuale di Palermo, combatte la discriminazione delle persone lesbiche, gay, bisessuali trans (lgbt) e lotta per il riconoscimento dei loro diritti. Dalla sua nascita (2006), Articolo Tre mette in campo un'attività di natura prevalentemente politico-culturale, che cerca di far emergere sempre più chiaramente il legame esistente tra la battaglia contro l'omofobia e la transfobia e tutte le altre vertenze - aperte dentro e fuori il paese - per il riconoscimento di diritti negati: il diritto al lavoro, allo studio, alla casa, alla parità di trattamento per donne e migranti. Per questo Articolo Tre ha sempre collaborato e continua a collaborare intensamente con movimenti e associazioni non lgbt, partiti, sindacati, istituzioni pubbliche e private. L'obiettivo è di diffondere maggiormente la consapevolezza che la lotta per i diritti lgbt – in quanto diritti umani – non riguarda solo le persone discriminate per orientamento sessuale e identità di genere, ma tutti gli uomini e le donne, a prescindere dalle loro convinzioni e condizioni personali. Articolo Tre, dal 2010, partecipa al Palermo Pride, inoltre è affiliata Arci e socia di Ilga,
federazione mondiale di 1100 organizzazioni provenienti da 110 paesi che lottano per i diritti di lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali. Questa call per l'elaborazione del nuovo logo di Articolo Tre, mirando a coinvolgere il maggior numero di tutte e tutti voi, si inserisce perfettamente nell'orizzonte progettuale dell'Associazione.
Consulta il nostro blog: http://
Leggi tutto: Liberi di scegliersi. Concorso per l'elaborazione del logo di Articolo Tre
Anche quest'anno il Collettivo Arci Link aderisce a "M'Illumino Di Meno", la campagna promossa dalla trasmissione "Caterpillar" di Radio 2 in occasione della Giornata Del Risparmio Energetico
E come ogni anno, e rigorosamente a lume di candela, Lumen...In Fabula 5
LA SCOMMESSA DI PROMETEO, spettacolo teatrale scritto e diretto da ANTONINO RENDA
Con:
ORIA (Demetra)
DANILO LO COCO (Sisifo)
GIUSEPPE CAMBRIA, SALVATORE RENDA (Giano Bifronte)
SALVATORE SCIRE' (Suppliziato)
MANUELA ANTRONACO, ROSARIA BUFFA, GASPARE GIARAMITA, CHIARA MAZZOLA, GIACOMO MESSINA, CARMELO MULE', FLAVIA RAGUSA, ANTONINO RENDA (Le Furie)
Costumi e scene a cura di
DESIRE' CATANIA e MIRIAM SCURATO
Monreale
Sala Novelli, Complesso Guglielmo II
13 Febbraio 2015, ore 21:00
Venerdì 30 Gennaio, alle 21.30, Tavola Tonda porterà in scena la shoah con "Canto dei Deportati" - Spettacolo teatrale di Giulio Bufo
La storia è ciclica.
Noi abbiamo il dovere della “Memoria”
perché la storia siamo noi
facciamola.
Cambiamola!
“Canto dei deportati” è l'ultimo lavoro di Giulio Bufo - nel quale condivide la scena con l'attrice Maria Filograsso, che è anche la regista di questa piéce teatrale - liberamente tratto dagli articoli e dalle testimonianze raccolte nella rivista “Triangolo Rosso” dell'ANED (“Associazione Nazionale Esuli e deportati”).
Lo spettacolo è un omaggio alla resistenza partigiana ed è dedicato alle vittime dei genocidi perpetrati dai nazifascisti ma con un occhio attento ai genocidi dei giorni nostri...
In scena un incontro casuale tra un dissidente politico ed una donna, una zingara; un incontro che diventa uno scambio di confidenze, uno scendere in animi spaventati, arrabbiati, indignati e in fuga, un incontro di culture differenti, di cartoline della memoria, nell'attesa di un destino simile a quello di tanti altri.
Il PYC Palermo Youth Centre circolo culturale ARCI ha indetto un concorso fotografico aperto a tutti i tesserati ARCI 2015.
“COL PAREGGIO CI PERDI” 23, 24 e 25 gennaio raccolta firme nei circoli ARCI del palermitano
Il pareggio di bilancio è un principio introdotto due anni fa, cambiando la nostra Costituzione (Legge costituzionale n.1 del 2012) che prevede che ogni anno, lo Stato italiano debba spendere unicamente quanto incassa.
Il pareggio di bilancio è sbagliato da ogni punto di vista. Inserire addirittura in Costituzione l’impossibilità di indebitarsi durante una fase recessiva per poi diminuire il debito nella successiva fase espansiva, significa privare i governi di uno dei più efficaci strumenti di politica economica a loro disposizione.
Austerità e pareggio di bilancio hanno aumentato la disoccupazione e le diseguaglianze. Tagliare la spesa pubblica significa meno e peggiori servizi, ovvero colpire in particolare le fasce più deboli della popolazione che sono costrette a rivolgersi alla scuola o alla sanità private non avendone i mezzi. Diminuisce il reddito a disposizione, il che provoca un continuo calo dei consumi.
#JeSuisCharlie #CharlieHebdo
Un feroce attacco terroristico che colpisce la libertà di espressione e di stampa
L’Arci aderisce alla fiaccolata che si terrà domani a Roma
L’Arci condanna il feroce attacco terroristico al giornale satirico parigino Charlie Hebdo, che ha portato all’uccisione di 12 persone e al ferimento grave di altre otto. Con una violenza inaudita si è voluta così colpire la libertà di espressione e di stampa.
Tra le vittime compaiono celebri vignettisti e intellettuali noti a livello mondiale. Una perdita per tutto il mondo della cultura e del giornalismo. La matrice forse alqaedista o comunque legata all’Is dell’attentato mette in luce ancora una volta il pericolo che queste organizzazioni costituiscono per la civile convivenza umana e per la pace.
In nessun modo però bisogna cedere ad atteggiamenti islamofobi, che confondono l’islam con il terrorismo, alimentati dalla destra europea e italiana, che non fanno altro che alimentare un clima di intolleranza i cui frutti sono sempre drammatici.
L’Arci si unisce al dolore e all'indignazione espressa da tutto il mondo e promuove un presidio per ribadire che la solidarietà fra i popoli è l'unica arma per sconfiggere tutti i fondamentalismi.
Appuntamento domani venerdì 9 gennaio alle ore 20.00 a piazza Bologni.