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Il Mondo a forma di C.
Capitolo I Comizio per una una Commediante, un Cyrano e una caraffa di Cognac
sabato 8 e domenica 9 aprile, ore 19
Teatro Atlante - piazza Croce dei Vespri, 8 - Palermo
La C. è la terza lettera dell'alfabeto. E non ci sarebbe altro da aggiungere. Apparentemente. Ma il tre è un numero carico di significati simbolici, magici e alchemici e anche la mera forma di questa lettera, la cui invenzione si perde nella notte dei tempi, a ben guardarla risveglia e suggerisce immagini che vanno oltre la pura grafia: la C ha la forma di una mezza luna, una luna calante, quella che allontana, che purifica, che fa “pulizia”; alla sua curva dolcemente rotonda inoltre manca un pezzo, un pezzettino soltanto, per diventare una O, un cerchio, che al contrario simboleggia la completezza e l'unione col tutto.
Questo è il racconto della ricerca infinita di quel pezzo mancante, attraverso la rilettura delle vicende di alcuni celebri personaggi tutti marchiati a fuoco dalla lettera C. In questo primo capitolo proposto al pubblico, Cristina Coltelli (che di C se ne intende) racconta il dramma esistenziale più sperimentato dall'essere umano: quello dell'ambigua e labile identità ricercata negli occhi innamorati di qualcun altro.
Il personaggio di riferimento è il brillante e sfortunato Cyrano de Bergerac che è capace di battere più di mille uomini con la spada, ma non il suo unico rivale in amore, Cristiano, rivale che, tragicamente, verrà a sua volta sconfitto.
I prossimi capitoli in cantiere saranno:
Il narcisismo che distrugge il linguaggio e la comunicazione (Il Coriolano di Shakespeare)
e l'interrogativo universale su cosa sia esattamente un essere umano (Calvino e il Cavaliere Inesistente).
Cristina Coltelli, è nata a Palermo. Nel ’97 si diploma presso la Scuola di Teatro di Bologna (dir. A. Galante Garrone), contemporaneamente inizia gli studi sulla Commedia dell’Arte e il teatro popolare con la compagnia Attori e Cantori di Pordenone e Ariane Mnouchkine a Parigi; Sempre nel 1997 debutta nei panni di Arlecchino con la commedia “Le 99 fatiche di Arlecchino”, di cui è anche autrice e regista. Nel ’96 la troviamo a fianco di Andrea Jonasson, Paola Quattrini, Ugo Pagliai e Paola Gassman nel ruolo di Francesca da Rimini in Inferno, per la regia di Lorenzo Salveti. Lavora con lo stabile di Parma sotto la guida di Walter le Moli col quale interpreta la balia in “Romeo e Giulietta” e sotto la guida di Gigi Dell’Aglio che la dirige ne “L’angelo sterminatore” di Buñuel. Nell’estate del 2000 è a Londra presso la Royal Academy of Dramatic Art. Attrice, autrice, cantante e insegnante, si divide tra prosa, teatro fisico e musica, interpreta il ruolo di Edith Piaf nel recital musicale Rue Pigalle accompagnata dal Maestro F.Milani e fonda nel 2006 l’Associazione HERLAKING, dedicandosi alla pedagogia, agli scambi internazionali e alla produzione di spettacoli con particolare attenzione al Teatro Maschera e alla divulgazione della Commedia dell’Arte classica e sperimentale. Ha tenuto corsi e seminari di Commedia dell’Arte e uso della maschera in Italia e in Europa presso il Trinity College in Irlanda, Laghborough, Inghilterra, e la Commedia School di Copenhagen iniziando una collaborazione stabile con la Masquerade Studio (Berlino/Copenhagen) . Dal 2008 torna nella sua città nel 2008 e diventa il punto di riferimento per il Teatro Maschera nel sud Italia, insegnando e portando i suoi spettacoli nei principali teatri di Palermo, tra cui il Libero -Stabile di Innovazione della Sicilia, e Il Teatro Biondo – Stabile di Palermo. La Coltelli è inoltre membro del SAT, associazione internazionale che raccoglie i Maestri di Commedia dell'Arte nel mondo, e dal febbraio 2013 ne è anche PR ad honorem, a seguito della collaborazione con i Maestri Soleri e Bonavera in occasione della IV Giornata Mondiale della Commedia dell'Arte. Tra i suoi ultimi impegni le riprese del documentario “Attraversando il Bardo”, per la regia del Maestro Franco Battiato (uscita nel 2014) e la turné Giapponese dello spettacolo ZAN – NO, di Massimo Macchiavelli, con la Fraternal Compagnia di Bologna.
Ingresso soci Arci: 8€ intero, 6€ ridotto
Nuovi soci: 10€ (comprensivo di tessera annuale)
Info e prenotazioni: 3665010982
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La storia degli operai Fiat di Termini Imerese
in uno spettacolo di Piero Macaluso
8 e 9 aprile 2017 alle ore 19,00 all'Officina Teatrale Zeta (in via Albergo Santa Lucia a Termini Imerese) andrà in scena lo spettacolo
Il mio nome è Carducci e lavoravo in Fiat
con Michele Mulia, Sergio Monachello, Piero Macaluso
testo e regia Piero Macaluso
Con Michele Mulia, Sergio Monachello, Piero Macaluso. Testo e regia Piero Macaluso. Lo spettacolo è stato pubblicato dai tipi de La Zisa nel 2010.
Il testo è una riflessione sul mondo del lavoro in fabbrica in generale e sull'esperienza Fiat in Sicilia, a Termini Imerese. La nascita della fabbrica, le assunzioni, le lotte sindacali e la definitiva chiusura.
Tre idraulici improvvisati al lavoro, ex operai Fiat, a turno tutti sono il protagonista Giosuè Carducci, omonimo del grande poeta. Tre storie che s'intersecano fino a fondersi in un unico racconto. L'assunzione in fabbrica in quota sindacale, la scoperta del mondo del lavoro, le sue regole, i suoi tempi e le contraddizioni epocali di una classe operaia ormai allo stremo, la cassa integrazione, la chiusura dello stabilimento e il licenziamento.
Il nostro protagonista racconta questa esperienza e la rivelazione, attraverso il proprio nome, di un mondo parallelo, quello della poesia, la poesia in versi e quella dell'esistenza che non andrebbe mai sacrificata ai ritmi disumani che la fabbrica impone.
La recitazione restituisce quella tradizione del racconto popolare che, pur senza essere 'cuntu siciliano' è la base del teatro di narrazione di questa regione, in quanto si tratta di "un italiano fortemente inquinato e contagiato da un siciliano armonioso, che evoca anche attraverso i propri suoni ciò che significa, in una fusione di elementi diversi che testimoniano anche il disfacimento dei principi del giusto e dell’onesto nelle persone e nelle cose che lo circondano. Il modo di parlare dell’operaio Carducci non è un espediente letterario o formale per aggiungere vivacità ed espressività al personaggio ma la sua voglia di difendersi e salvarsi dall’aggressione di una barbarie che uniforma le singole personalità degli individui privandoli di ciò che è specifico di ciascuno per renderli massa uniforme" (Valentina Sauro, dalla prefazione del libro).
Lo spettacolo ha debuttato a febbraio 2016 presso il Teatro Atlante di Palermo, è stato rappresentato all'Officina Teatrale Zeta di Termini Imerese e al Carcere minorile Malaspina di Palermo.
Biglietti e prenotazioni
Intero 8 euro – ridotto e socio Arci 6 euro
tel. 338 88 42 554
mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. – Pagina Facebook
Domani, mercoledì 29 marzo, alle 11.30 presso la Casa della cooperazione, in via Ponte di Mare n.45/47 a Palermo, si terrà la conferenza stampa di presentazione di “COME.IN” progetto che testa pratiche innovative per l’integrazione di rifugiati in quattro paesi (Italia, Malta, Grecia e Romania) mettendo in rete – per la prima volta in Sicilia – l’esperienza di più associazioni e organizzazioni no-profit operanti in ambito sociale. All’incontro parteciperà l’assessore alle Attività sociali, Agnese Ciulla.
A far da volano all’intero progetto, e ai laboratori che verranno attivati nelle prossime settimane, è l’attivazione del Centro di orientamento culturale rivolto a rifugiati presso lo “Sportello Sans-Papiers” organizzato da Arci Porco Rosso, realtà che già oggi consiglia e indirizza, facendo da primo hub, centinaia di “sans-papiers” (gli immigrati sprovvisti di documenti di cittadinanza e di identità) verso altre realtà grazie alle quali i migranti hanno modo di ricevere, ad esempio, assistenza legale gratuita, sotto la supervisione di docenti e con la collaborazione di avvocati professionisti, per il riconoscimento della protezione internazionale.
Grazie al circolo Arci che ha sede nel cuore di Ballarò, i rifugiati hanno la possibilità di colloquiare nella propria lingua parlata, sia essa inglese, francese o dialetto d’origine (principalmente wolof, mandinka, fula, bambara, djoula) grazie alla presenza di preparati mediatori. Proprio a questi soggetti che quotidianamente si radunano attorno alla realtà associativa, cercando ascolto, sostegno, confronto e condivisione, saranno destinate le attività laboratoriali del progetto che si presenteranno nel corso della Conferenza Stampa.
“COME.IN” è sostenuto da “Creative Europe” – programma di cooperazione transnazionale tra organizzazioni culturali e creative all’interno e al di fuori dell’Unione Europera – e coinvolge le associazioni: Cooperazione Internazionale Sud Sud, Arci Porco Rosso, Arci Tavola Tonda, Associazione di promozione sociale Maghweb, The People for Change Foundation, Asociatia Serviciul Apel ed Encardia.

Casa della Cooperazione
Beni confiscati che tornano Beni comuni
La Casa della Cooperazione è un progetto di valorizzazione di un bene confiscato alla mafia, da oltre 22 anni in totale stato di abbandono. Si trova in via Ponte di Mare n. 45/47, ed è ora un nuovo Circolo Arci, uno spazio aperto a chiunque lo voglia vivere.
Il CISS/Cooperazione Internazionale Sud Sud lo ha recuperato grazie all'assegnazione dello spazio da parte del Comune di Palermo e lo renderà attivo assieme al partenariato di progetto, come di seguito descritto, grazie al sostegno della Fondazione Con il Sud.
La Casa sarà un luogo in cui promuovere cultura, arte, pratiche di sviluppo condivise e partecipative, pratiche di cooperazione e solidarietà.
Una bellissima sfida in un quartiere complesso, ma, la Casa si trova in un luogo perfetto per fare da ponte tra questa zona e i Centri della Città, per attrarre i residenti di altri quartieri e favorirne l’incontro.
All’interno dello spazio saranno promosse iniziative culturali e sociali, catalizzate energie positive e risorse del territorio, e sarà promosso il ruolo dell’economia solidale nel creare nuove opportunità di lavoro per i giovani. La Casa della Cooperazione, quindi, oltre ad avviare al suo interno iniziative economiche che ne garantiranno la sostenibilità, affiancherà start up di imprese solidali, sosterrà esempi concreti di un modello di sviluppo alternativo e libero dalle mafie.
All'interno della Casa della Cooperazione saranno creati, quindi, uno spazio culturale polifunzionale; un Cafè Letterario e Solidale, con prodotti a filiera corta ed equo e solidali; un Centro di Documentazione con oltre 4500 tra libri, riviste, articoli, video; un laboratorio di progettazione a disposizione di scuole e docenti; un coworking, per chi ha bisogno di uno spazio e vuole salire a bordo; un’aula formativa sull’imprenditoria solidale e uno sportello di consulenze e servizi alla cittadinanza – incubatore di impresa solidale; uno sportello informativo su scambi giovanili e programmi di mobilità internazionale; uno spazio espositivo e un palcoscenico per performance artistico-culturali; uno spazio disponibile per seminari e incontri. E ancora, un incubatore di piccole start up per donne e giovani, basate su un’imprenditorialità sociale diversa e sui bisogni e potenzialità reali espressi dal territorio di riferimento, partendo da 3 imprese pilota: Nauti.lab, Trashware, Mamme di giorno.
In questo viaggio, il CISS sarà in compagnia di:
APA/ Accademia Psicologia Applicata, Al Janub, YAM SRL per le barche ecosostenibili, l’Associazione Casa dei Bimbi e, infine, due istituti tecnici del quartiere che hanno aderito al progetto con entusiasmo, considerandolo un’importante risorsa per i propri studenti e insegnanti: l’Istituto Tecnico A. Volta e l’Istituto Nautico Gioeni Trabia.
L'inaugurazione si terrà il 16 marzo, presto il programma.
Quattro donne deportate da Palermo e separate dalle loro famiglie. È questa la “Sicurezza” che vogliamo?
Non sappiamo quali siano le cause vere dell’imponente irruzione delle forze armate, all’alba del 17 febbraio, al “campo” della Favorita di Palermo, dove vivono da decenni alcune famiglie Rom.
Ne abbiamo visto però le conseguenze dirette in termini di violenza sulle vite delle persone. In questo caso specifico quattro donne sono state deportate a Ponte Galeria, Roma, presso il centro di Identificazione ed Espulsione.
Vogliamo che si sappia chi sono queste persone, perché si capisca l’ingiustizia che stanno subendo e contro la quale ci opporremo, a partire dall’utilizzo di tutte le vie legali e poi mobilitando ogni forza disponibile per questa battaglia di minima civiltà.
D. e S. sono due giovani ragazze figlie di un anziano rifugiato dell’ex Jugoslavia amputato di una gamba e gravemente malato, di cui si prendevano cura. Nate e cresciute in Italia assistevano loro padre. Erano state regolari fino al diciottesimo anno di vita, quando, per l’assurdità della legge avevano perso ogni diritto. Erano seguite dalla Clinica legale dell’Università di Palermo.
M. è una giovane mamma che ha una bimba di 11 anni che frequenta regolarmente la quinta elementare. Ieri la bimba e il papà non erano al campo, e M. è stata portata via senza neanche poterla abbracciare. Aveva chiesto al Tribunale dei minori di riconoscere il diritto a restare in Italia nel superiore interesse di sua figlia.
S. è una donna anziana molto malata, che non può assolutamente sopportare la detenzione in un CIE per motivi di salute. Ha 5 figli di cui uno minorenne.
Stamattina abbiamo potuto incontrarle al commissariato dei carabinieri prima che venissero imbarcate per Roma. L’unica cosa che ci è stata promessa è che S. avrebbe potuto prendere medicinali e documenti medici prima di partire.
Questo il risultato della roboante “caccia” condotta a Palermo contro cittadini e cittadine che sono parte di questa città da decenni.
Circa 150 persone, tra cui tantissimi minori, sono costrette a vivere in quel posto orrendo che è il campo della Favorita perché non riescono a regolarizzarsi in assenza di un passaporto (e come potrebbero averne uno se vengono in maggior parte da uno Stato che non esiste più?); perché il pregiudizio contro di loro rende anche Palermo una città incapace di accoglierle come cittadini e cittadine (nonostante siano qui da sempre); perché anche quando il Tribunale per i minorenni intima alla questura di rilasciare un permesso di soggiorno alle famiglie nel superiore interesse dei bambini questo non avviene.
"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari", scriveva Brecht. E quello che è successo a Palermo è esempio emblematico dei tempi bui che stiamo vivendo, segnati da rastrellamenti, cacce alle persone sulla base della loro nazionalità, deportazioni, accordi con i dittatori, rilancio di un sistema di detenzione amministrativa che ha solo prodotto dolore, a volte morte, violazione dei diritti e aumento esponenziale dell’insicurezza di tutti e tutte a costi umani ed economici altissimi.
Non lasceremo sole queste donne e invitiamo tutte le realtà e le persone alla mobilitazione per loro, in nome dei diritti e della dignità di ognuno e ognuna, e del mondo diverso in cui vorremmo vivere.
Arci Palermo, Asgi - Sezione Sicilia, Associazione Diritti e frontiere (Adif), Clinica Legale per i Diritti Umani (Cledu), Forum Antirazzista Palermitano.

Pulcinella all’improvviso al Teatro Atlante
sabato 18 e domenica 19 febbraio ore 19
con: Valerio Apice
Vincenzo Mercurio, Mariangela Berazzi
Produzione: Teatro Laboratorio Isola di Confine
Lo spettacolo è un viaggio nel Sud Italia ma è anche un tentativo di immaginarsi un’altra “napoletanità”. All’improvviso irrompe sulla scena il Pulcinella di Valerio Apice che da oltre venti anni porta in giro la maschera che dal 1600 ha incantato scrittori come Goethe, pittori come Tiepolo, musicisti come Stravinsky.
La musica di Vincenzo Mercurio e la voce di Mariangela Berazzi accompagnano lo spettatore attraverso il repertorio di Raffaele Viviani, Eduardo De Filippo, Roberto De Simone, in una sintesi di teatro e musica che danno il ritmo alla maschera napoletana.
La maschera di Pulcinella, archetipo del teatro italiano, è la guida di un viaggio attraverso gli stili del teatro italiano. Dalla commedia dell’arte al teatro di poesia del Novecento.
Teatro Atlante
p.zza Croce dei Vespri 8
Ingresso riservato ai soci Arci:
8€ intero, 6€ ridotto
nuovi soci: 10€ (ingresso + tessera annuale)
info e prenotazioni 3665010982
Valerio Apice – attore, regista, poeta ed educatore teatrale – dal 1997 lavora sulla maschera di Pulcinella, cura seminari sulle tecniche dell’attore in Italia e all’estero, in collaborazione con Università, Istituti Italiani di Cultura, istituzioni teatrali.
Ha fondato e dirige assieme a Giulia Castellani il Teatro Laboratorio
Isola di Confine che opera in Umbria con l’obiettivo di creare spazi di incontro tra i linguaggi artistici e le culture del territorio, attraverso l’organizzazione di eventi culturali, spettacoli, laboratori, attività di formazione del pubblico
Il Teatro Laboratorio Isola di Confine organizza inoltre dal 2009 Finestre – Festival Internazionale di Teatro che ogni anno ospita Eugenio Barba – regista dell’Odin Teatret – con un seminario teorico-pratico diretto dallo stesso Barba e dall’attrice Julia Varley, rivolto ad attori e registi. Al Festival hanno partecipato, nel corso degli anni: Piergiorgio Giacché, Stefano De Matteis, Marco De Marinis, Franco Arminio, Claudio La Camera, Comunità di Bose, Fondazione Aldo Capitini, Osservatorio sulla ‘Ndrangheta, attori, artisti, studenti provenienti da tutta Italia, dal Sud America e da diverse parti d’Europa.
ROSSO COMICS
Breve Rassegna di Fumetto Contemporaneo
> 18 febbraio • Lelio Bonaccorso
> 11 marzo • Graphic News
> 25 marzo • Elettra Stamboulis • Gianluca Costantini
> 8 aprile • Dario Campagna
A cura di Giulia Gianguzza
In cosa risiede l'efficacia del fumetto se non in quella particolare capacità di raccontare e catturare il lettore attraverso la combinazione di due linguaggi, quello verbale e quello iconico? Se poi il tema dei racconti disegnati è incentrato sulle nostre società, con i loro paradossi e le loro esigenze narrative, il risultato finale sarà più che efficace: sarà una chiave di interpretazione, autentica e mai banale, del contemporaneo. Rosso comics è una piccola rassegna che si pone lo scopo ambizioso di indagare alcune tra le più interessanti esperienze sul fumetto nel territorio nazionale.
Ad apertura della rassegna, le tavole originali di Lelio Bonaccorso, fumettista e illustratore messinese, mostreranno l'autorevolezza che la nona arte riesce a raggiungere in termini di fedeltà nella narrazione documentaristica. Il secondo appuntamento sarà quindi con Pietro Scarnera e Federico Mazzoleni che presenteranno il progetto Graphic News, il primo portale nativo digitale di informazione a fumetti. La redazione di Graphic News, con sede a Bologna, cura la pubblicazione di reportage, opinioni, rubriche, notizie interamente disegnate, partendo dall’Italia ma guardando al Mediterraneo e al mondo. Ospiti speciali della rassegna, Elettra Stamboulis e Gianluca Costantini racconteranno poi l'esperienza unica, raffinata e d'avanguardia dello storico Festival Internazionale del fumetto di realtà – Komikazen, di cui sono stati curatori a Ravenna per oltre dieci anni e attraverso il quale hanno introdotto, anche in Italia, i lavori dei più autorevoli maestri internazionali della realtà disegnata; in esposizione le tavole del fumettista e attivista grafico Gianluca Costantini, rari esempi di qualità tecnica e abilità rappresentativa. Chiude la rassegna la satira irriverente e volutamente disimpegnata del vignettista palermitano Dario Campagna, ex "redattore sconclusionato" de IL MALE di Vauro e Vincino, attualmente prestato al gossip di novella2000.
Studenti aiutano Studenti. Al MYC ogni sabato dalle 16.00 alle 19.00 organizziamo i gruppi di studio rivolti ai ragazzi della scuola superiore.
Matematica, inglese, diritto, storia, materie umanistiche. Momenti di approfondimento e condivisione.
L'idea è quella di creare momenti di condivisione dove gli studenti possano incontrarsi e approfondire argomenti sulle materie indicate.
I tavoli tematici verranno stabiliti il venerdì e il sabato discussi. Verranno coinvolti anche studenti universitari.
Per aderire compilare il form di registrazione.

L’ormai pluriennale concorso di Ucca giunge alla sua prima edizione online.
Nato nel 2006, si propone di selezionare e diffondere film e opere audiovisive in grado di affrontare le questioni legate al tema del lavoro, in un tempo di crisi come quello contemporaneo, nel quale diritti e tutele dei lavoratori sono minacciati e rischiano di essere eliminati.
Il focus di quest’anno è centrato su uno degli ambiti più complessi che si è affermato negli ultimi anni, quello dei co-working, dei fablab e, in generale, della sharing economy. Ogni anno le migliori produzioni vengono selezionate da una giuria di professionisti del settore per partecipare al concorso; la visione online è gratuita per un mese.
I film in concorso, per la maggior parte inediti, saranno visibili su questo portale. Per gli autori interessati, c’è la possibilità di lasciare il film online sul nostro sito, anche dopo la chiusura del concorso. Le opere saranno visibili online in alta definizione e votate per 1 mese dal pubblico del web che, previa iscrizione al sito, può indicare fino a tre preferenze. Un mese per scoprire la vitalità e la ricchezza di un cinema che spesso è esclusiva dei circuiti festivalieri e cosiddetti indipendenti, ma che sempre più è espressione di un nuovo sguardo sul mondo, di inedite restituzioni della realtà, innovative e non convenzionali nelle forme narrative, linguistiche e produttive.
Ideato da Ucca, Arci e Nidil CGIL con il sostegno della Direzione Generale per il Cinema del MiBact, ha visto negli anni diverse collaborazioni: dalla Regione Lazio alla Provincia di Roma; CGIL, Flc-CGIL, Slc-CGIL; la Fondazione Di Vittorio, la Facoltà di Scienze della comunicazione dell’ Università degli Studi La Sapienza , la Facoltà di Scienze della Formazione – Laboratorio Storia del Lavoro dell’ Università Roma Tre; il Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio dell’ Università di Cagliari; la Federazione Nazionale Stampa Italiana, il Premio giornalistico Ilaria Alpi, la Fondazione Unipolis; Doc/it.
Per il bando e per candidare il tuo video visita il sito UCCA

Dal 13 inizieranno i nuovi di corsi di lingua del PYC - Palermo Youth Centre si arricchiranno di nuovi professori e nuovi accenti.
All'interno di questo evento potrete prendere visione di tutti i programmi dei corsi, dei giorni e degli orari, e chiederci informazioni su ognuno di essi.
Le iscrizioni sono aperte fino a LUNEDI' 13 FEBBRAIO
(*ad eccezione del corso di GIAPPONESE al quale sarà possibile iscriversi fino alla sera di lunedì 20 Febbraio).
Per partecipare ai nostri corsi è necessario inviare una mail al contatto Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. specificando nell'oggetto CORSO DI LINGUA RICHIESTO (ES. Corso d'inglese, es. Corso di giapponese), e specificando:
NOME,
COGNOME,
NUMERO DI TELEFONO,
INDIRIZZO MAIL.
> LINGUA INGLESE
La professoressa LICIA CARONIA è laureata in lingue, abilitata con concorso, ha insegnato in corsi di formazione di tutti i livelli, sia a giovani che ad adulti per oltre venti anni. Ha svolto supplenze in varie scuole statali e ha frequentato continui corsi di aggiornamento.
Obiettivo del corso è imparare una nuova e utilissima lingua attraverso un metodo non formale e lezioni interattive.
Durante il corso si daranno agli alunni alcuni strumenti utili per conseguire certificazioni di lingua ufficiali presso enti riconosciuti.
L'attestato rilasciato dal pyc alla fine del corso è di sola partecipazione e non ha validità ufficiale, ed il livello di apprendimento dipenderà dall'impegno profuso da ogni singolo partecipante.
Con il modestissimo contributo di 40 EURO AL MESE, vi proporremo 2 lezioni a settimana da 1 ORE E 30 MIN l'una.
Il corso si svolgerà nei seguenti giorni
MARTEDI' dalle 16:30 alle 18:00
GIOVEDI' dalle 16:30 alle 18:00
Durante il PRIMO INCONTRO che si terrà MARTEDI' 14 OTTOBRE alle ore 17:30 la professoressa incontrerà gli iscritti per dividerli in gruppi a seconda del loro livello di conoscenza della lingua.
> LINGUA SPAGNOLA
La madrelingua CATALANA Mar Quintana Pascual mettera' a disposizione degli iscritti la sua esperienza e la simpatia nel metodo per creare un corso di spagnolo dove si impara divertendosi.
Obiettivo del corso è imparare una nuova e utilissima lingua attraverso un metodo non formale e lezioni interattive.
Durante il corso si daranno agli alunni alcuni strumenti utili per conseguire certificazioni di lingua ufficiali presso enti riconosciuti.
L'attestato rilasciato dal pyc alla fine del corso è di sola partecipazione e non ha validità ufficiale, ed il livello di apprendimento dipenderà dall'impegno profuso da ogni singolo partecipante.
Il costo rimane invariato: con il modestissimo contributo di 30 EURO AL MESE, meno di un euro al giorno, vi proporremo 2 ore a lezione e 2 lezioni a settimana.
Il corso si svolgerà nei seguenti giorni
LUNEDI' dalle 17:00 alle 19:00
MERCOLEDI' dalle 17:00 alle 19:00
Durante il PRIMO INCONTRO che si terrà LUNEDI 13 FEBBRAIO alle ore 17:00 la professoressa incontrerà gli iscritti per dividerli nelle classi a seconda del loro livello di conoscenza della lingua.
> LINGUA TEDESCA
Nuran Zakaryan è ingenere, ha vissuto per 40 anni in Germania lavorando per un'azienda tedesca e ha insegnato tedesco a lungo.
Oggi si è trasferito in Sicilia e desidera mettere a servizio dei soci del PYC - Palermo Youth Centre la sua esperienza per imparare questa nuova ed affascianante lingua.
Obiettivo del corso è imparare una nuova e utilissima lingua attraverso un metodo non formale e lezioni interattive.
L'attestato rilasciato dal pyc alla fine del corso è di sola partecipazione e non ha validità ufficiale, ed il livello di apprendimento dipenderà dall'impegno profuso da ogni singolo partecipante.
Il costo è il nostro punto forte: con il modestissimo contributo di 40 EURO AL MESE, vi proporremo 2 lezioni a settimana da 2 ore l'una.
Il corso si svolgerà nei seguenti giorni:
MARTEDI' dalle 17:00 alle 19:00
GIOVEDI' dalle 17:00 alle 19:00
Durante il PRIMO INCONTRO che si terrà MARTEDI' 14 FEBBRAIO alle ore 17:00 il maestro incontrerà gli iscritti per dividerli in gruppi a seconda del loro livello di conoscenza della lingua.
> LINGUA FRANCESE
Nicolas Klysz è francese di nascita, ha vissuto quasi tutta la vita in Francia dove ha studiato e lavorato. Ha viaggiato a lungo per l'Europa scoprendo anche altri idiomi come il greco e l'italiano.
Si è approcciato allo studio della lingua francese sia per diletto che per lavoro, approfondendo l'insegnamento di questa negli anni, anche attraverso esperienze pratiche con classi miste.
L’obiettivo è quello di insegnare all'utente principiante le basi della lingua francese attraverso l’apprendimento della fonetica, della grammatica e attraverso la comprensione orale.
Il corso è strutturato in modo da permettere all'utente di conoscere tutte le nozioni richieste per sostenere l’esame DELF (Diploma degli studi della Lingua francese) di livello A1 e A2.
Lo studente avrà la possibilità di esprimersi in maniera semplice, capire una conversazione con un interlocutore conscio di rivolgersi ad un principiante, scrivere messaggi come ad esempio una lettera di ringraziamento, un’e-mail, una cartolina.
Inoltre il corso permetterà agli iscritti di andare oltre il livello A1 e A2 del DELF e di aprirsi, soprattutto con l’aiuto della fonetica, al “mondo francese” che offre una fonte quasi inesauribile dal punto di vista cultura.
Al costo è di 50 EURO AL MESE, vi proniamo 3 lezioni a settimana da 1 ORE E 30 MIN l'una.
Il corso si svolgerà nei seguenti giorni:
LUNEDI' 18:00-19:30
MERCOLEDI' 18:00-19:30
VENERDI' 16:00-17:30
Durante il PRIMO INCONTRO che si terrà LUNEDI' 13 FEBBRAIO alle ore 17:30 il maestro incontrerà gli iscritti per dividerli in gruppi a seconda del loro livello di conoscenza della lingua.
> LINGUA E CULTURA GIAPPONESE:
Naoko Urata è nata a Okayama in Giappone, residente a Palermo.
Si è laureata “Università Kobe” in Scienza della Letteratura.
Ha frequentato corso in specializzazione di pronuncia in lingua Giapponese.
Ha lavorato presso la Casa Editorice “Recurto”
Frequenta Università di Palermo nel corso di laurea Magistrale in Scienza della Comunicazione.
È libera professionista Giornalista, Coordinatrice.
Assistente presso UNIPA “Università di Palermo per gli stranieri"
Il corso di Giapponese non sarà un semplice corso di lingua!
Oltre alle basi dell'idioma orientale infatti Naoko terrà delle MASTER CLASS di CULTURA GIAPPONESE trattando gli argomenti più svariati: le abitudini ed i costumi del poolo giapponese, l'educazione tipica degli abitanti di quelle terre, il mondo del lavoro sull'isola più tecnologica del mondo fino ad arrivare alle ABITUDINI ALIMENTARI: ci insegnera le tecniche di cucina più gettonate in Gaippone e almeno una lezione sarà dedicata alla preparazione tradizionale del SUSHI.
Il costo del corso è di 40 euro al mese, che danno diritto a partecipare ad una lezione a settimana della durata di 2 ore.
Il corso si svolgerà il MERCOLDI' dalle ore 19:00 alle ore 21:00.
Durante il PRIMO INCONTRO che si terrà MERCOLEDI 22 FEBBRAIO alle ore 19:00 la maestra incontrerà gli iscritti per la prima volta.
Il corso non verrà avviato a meno che non si raggiunga la quota minima di 10 iscritti.
> LINGUA E CULTURA ARABA:
A principio di MARZO avvieremo anche il corso di lingua e cultura ARABA tenuto dalla dott.ssa Gloria Vitale. (presto tutte le INFO)
Per tutti gli aggiornamenti potete visitare la pagina facebook del circolo.
Il 25 gennaio 2017, ad un anno dalla scomparsa di Giulio Regeni, ci uniremo alla mobilitazione nazionale per gridare al mondo con un’unica voce: “Verità per Giulio Regeni”.
In questi mesi cittadini, enti locali, biblioteche, giornali, radio, programmi televisivi, personaggi dello spettacolo, scuole di ogni ordine e grado hanno colorato di giallo l'Italia intera per portare avanti la richiesta di verità per Giulio Regeni e per tutte le persone vittime di sparizione forzata e tortura in Egitto.
Ci ritroveremo il 25 gennaio, alle 18:30, a piazza Pretoria.
Anche a Palermo verranno accese delle fiaccole alle 19.41, l’ora in cui Giulio Regeni uscì per l’ultima volta dalla sua abitazione prima della scomparsa.

AMLETO TRANSFERT
testo e regia Piero Macaluso con uno scritto di Michele Mulia
con Sergio Monachello, Ramona Collu, Stello Pecoraro, Ginevra Stracci, Michele Mulia
Lo spettacolo è una riscrittura dell'Amleto di Shakespeare con suggestioni letterarie, tra cui il Qoelet; si vuole immaginare che attraverso il transfert emergono in noi emozioni e ricordi sopiti, poiché in esso, come nel sogno, vige il tempo dell'inconscio; il transfert ha il carattere della atemporalità: di conseguenza tratta il passato come se fosse una esperienza attuale, vigente nel momento immediato.
Della storia di Amleto si recuperano atmosfere di letterature e mitologie antiche a cui lo stesso Bardo si è ispirato, e attraverso la scrittura e la parola poetica si restituiscono emozioni profonde di personaggi senza tempo. Come diceva Harold Bloom, "Amleto è il massimo auto-origliatore di tutta la letteratura, colloquia con se stesso […] Tutti noi oggi non facciamo che parlare incessantemente con noi stessi, origliando ciò che diciamo, per poi riflettere ed agire secondo ciò che abbiamo espresso. Non è tanto il dialogo della mente con se stessa […] quanto la reazione della vita a ciò che la letteratura è inevitabilmente divenuta."
La ricerca personale di Piero Macaluso sull'uso della poesia a teatro ha dunque un giusto approdo in questa riscrittura; pertanto l'Amleto transfert ha una doppia finalità, scandagliare le sue e le emozioni del pubblico in quella catarsi collettiva che può essere il teatro e l'uso della poesia come linguaggio dell'anima dei personaggi.
Prenotazioni e informazioni botteghino Teatro Biondo
l'ingresso a pagamento è di 12,00 euro
ridotto e soci arci 8,00 euro
Teatro Zeta
tel. 338 88 42 554
mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
pagine fb: Teatro Zeta - Officina Teatrale Zeta circolo Arci
BJCEM e il Ministero della cultura della Repubblica di Albania annunciano il lancio di Mediterranea 18 Young Artists Biennale, un evento internazionale multidisciplinare che si svolgerà a Tirana e Durazzo, in Albania, dal 4 al 9 maggio 2017. Riunirà circa 230 artisti provenienti dall’Europa e dal Mediterraneo.
A partire dal 1985, anno della sua prima edizione, la Biennale si svolge ogni due anni in una città diversa dell'area mediterranea e si rivolge a giovani artisti e creativi. BJCEM è una rete internazionale con oltre 60 membri e partner in Europa, Medio Oriente e Africa, il cui supporto rende possibile questo evento in quanto garantisce la partecipazione di artisti provenienti dai loro territori.
Lo scopo di questa rete internazionale è creare opportunità per giovani artisti, promuovendo la mobilità, lo scambio, la comprensione reciproca, il dialogo interculturale, la collaborazione e la formazione. L'associazione sostiene la loro creatività e li mette a contatto con realtà locali e internazionali al fine di aiutarli a crescere personalmente e professionalmente.
BJCEM difende energicamente il ruolo che l'arte e la cultura possono svolgere nella società, permettendo di scoprire e apprendere i valori di culture diverse arricchendo la propria. L'arte è uno strumento che può essere usato per superare i confini e i conflitti e non richiede che si parli la stessa lingua perché il suo è un linguaggio universale.
L’Arci ha promosso la fondazione del network BJCEM ed ha organizzato numerosi eventi che hanno rafforzato il progetto nel Mediterraneo. Le strutture del Arci socie dell’associazione BJCEM che organizzano le selezioni della Biennale e promuovono progetti di promozione della creatività giovanile sono: ARCI Emilia Romagna, ARCI Lazio, ARCI Liguria, ARCI Milano, ARCI Pescara, ARCI Puglia, ARCI Nazionale, ARCI Sardegna, ARCI Sicilia, ARCI Torino, Arci Bassa Val di Cecina.
Anche quest'anno ARCI Sicilia si occuperà della selezione di una produzione letteraria. Il materiale andrà inviato in formato PDF a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo..
La scadenza per la presentazione delle domande è il 20 gennaio 2017, entro la mezzanotte.
Info: Arci Sicilia - Tel. 091 7920366 - E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo..
ALLEGATI
- bando generale Arci
- bando di Arci – Direzione Nazionale
- application form
PARRANNU e SPARRANNU
La Sicilia a modo mio - di e con NANDO CIMINO
La stagione teatrale, Costruttori di castelli di sabbia, del teatroZeta presso l'Officina Teatrale Zeta in via Albergo Santa Lucia a Termini Imerese continua il 22 gennaio alle ore 19,00 con PARRANNU e SPARRANNU, che non è solo uno spettacolo ma si può definire anche un racconto anzi, trattandosi di siciliano, un cuntu attraverso il quale Nando Cimino descrive, a modo suo, alcune sfumature della Sicilia e della sicilianità.
Vengono rappresentati alcuni dei più caratteristici aspetti attraverso un piacevole percorso narrativo, puntellato qua elà anche da gradevoli spunti di umorismo. Attore per puro divertimento, Nando Cimino ha comunque alle spalle una lunga frequentazione artistica. Inizia nel 1966 come musicista in uno dei tanti gruppi pop che nascevano numerosi in quegli anni, per poi passare alle radio ed alle televisioni private cimentandosi sia come regista che come presentatore.
Da qui al palcoscenico il passo è stato facile e, dagli anni ottanta in poi, Nando Cimino continua il suo percorso artistico che lo ha portato ad esibirsi in vari teatri e piazze della Sicilia sia come presentatore che come intrattenitore. E’ considerato lo storico del Carnevale Termitano; manifestazione per la quale ha anchecreato la maschera del Notaro Menzapinna che, attraverso la lettura del testamento, di cui egli stesso è autore, da voce alla locale maschera “du nannu”. Cultore di storie e tradizioni popolari siciliane, autore di testie ricerche, scrive attualmente per vari ed importanti giornali on-line, ed i suoi articoli sono stati letti ad oggida oltre un milione di visitatori.
Contributo di 5,00 euro all'ingresso
Per i soci arci 4,00 euro
Per informazioni
Teatro Zeta | via Albergo Santa Lucia Termini Imerese (PA)
tel. 338 88 42 554 | mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Yanek, Dora e Stepan sono tre terroristi del Gruppo d'Assalto Rivoluzionario. Il loro obiettivo è spodestare il tiranno e restituire la libertà al popolo oppresso. Hanno messo le loro vite al servizio dell'Idea. Sognano un mondo migliore, fatto di libertà, giustizia, eguaglianza sociale. Ma per raggiungere il loro scopo hanno un solo strumento: la bomba. Il circolo Arci Teatro Atlante porta in scena Pietà per i giusti, adattamento da “I Giusti” di Albert Camus.
Negli appassionanti dialoghi fra i tre personaggi, emergono progressivamente tutte le contraddizioni che intercorrono fra Idea e Azione, il rapporto fra il mezzo e il fine, e le domande sul senso della vita e della morte con cui l'esistenzialista Camus interroga lo spettatore senza fornirgli una risposta univoca. Un testo di scottante attualità, poco conosciuto e poco rappresentato, portato in scena con entusiasmo e passione da tre giovanissimi attori, Domenico Mereu, Federica Castelli, Chiara Zaffiro. La regia è di Preziosa Saladino.
Gli spettacoli:
Venerdì 20 gennaio ore 21.15 sabato 21 e domenica 22 ore 19.00
Teatro Atlante, p.zza Croce dei Vespri 8 (difronte GAM)
contributo soci Arci : 8€ intero, 6€ ridotto Nuovi soci: 10€ (tessera inclusa)
Info e prenotazioni: 3665010982 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. | www.teatroatlante.com

COS'È PIAZZA PULITA?
Il progetto di riqualificazione artistica per la Città di Palermo raccontato in pillole.
Il progetto Piazza Pulita nasce dalla volontà del circolo Arci The Factory e della rete PYC – Palermo Youth Centre, di restituire splendore agli spazi comuni di Palermo. La nostra idea è quella di restituire alle piazze della città la loro principale caratteristica aggregativa portando avanti un laboratorio di educazione civica volto a stimolare nei partecipanti la coscienza ecologica. Procederemo alla realizzazione di REVERSE GRAFFITI ed istallazioni artistiche realizzate con materiali di scarto che saranno il simbolo del riscatto della città e di un rinnovato modo di viverla. Offriremo ai giovani artisti ed ai volontari impegnati nel progetto la possibilità di esprimere il proprio talento con l’obiettivo comune del recupero del bello.
Insomma “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si RICICLA!”
Il progetto prevede l’avvio di due cicli laboratoriali:
Il “Laboratorio di cittadinanza” verte alla costruzione del senso di legalità e allo sviluppo di un’etica della responsabilità civica.
Il “Laboratorio artistico” ha come scopo la realizzazione di opere con materiali di riciclo ed interventi di reverse graffiti nelle piazze da riqualificare.
Entrambi i laboratori investono sull’idea di arte urbana a 360 gradi e sono COMPLETAMENTE GRATUITI.
1) IL PROGRAMMA DEL LABORATORIO DI CITTADINANZA ATTIVA:
Il “Laboratorio di cittadinanza” verte alla costruzione del senso di legalità e allo sviluppo di un’etica della responsabilità civica.
- 12/01 INTRODUZIONE AL PROGETTO
- 18/01 RIVALUTAZIONE ED AGOPUNTURA URBANA
- 25/01 SOSTENIBILITÀ E REGOLAMENTAZIONE AMBIENTALE
- 01/02 ECONOMIA CIVILE ED ECONOMIA ETICA
- 08/02 TECNICHE ARTISTICHE SOSTENIBILI
2) IL PROGRAMMA DEL LABORATORIO ARTISTICO:
Il “Laboratorio artistico” ha come scopo la realizzazione di opere con materiali di riciclo ed interventi di reverse graffiti nelle piazze da riqualificare.
- 25/01 INTRODUZIONE AL LABORATORIO
- 01/02 TEORIA DEL GRAFFITI REVERSE
- 08/02 WORKSHOP DI GRAFFITI REVERSE
- 22/02 FONDAMENTI DI RECYCLE DESIGN
- 08/03 WORKSHOP DI RECYCLABLE ART
I laboratori si svolgeranno sempre nella fascia oraria 16:30/18:30 ed ogni incontro avrà la durata massima di 2 ore.
Per PARTECIPARE al progetto sarà sufficiente inviare una mail al contatto Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. indicando nell'oggetto "Operazione piazza pulita" e specificando i propri dati anagrafici (nome/cognome/nazionalità/data di nascita/residenza).
Per rimanere aggiornati su tutte le attività vi invitiamo a consultare il sito del progetto.

Giovedì 29 dicembre abbiamo condotto una visita ispettiva presso il Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) di Piano Torre, nel comune di Isnello. Gli scriventi hanno condotto la visita al seguito di Erasmo Palazzotto, deputato di Sinistra Italiana, vicepresidente della Commissione Esteri della Camera e segretario della Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza.
Aperto da più di due anni, il CAS funge da centro di prima accoglienza, per una permanenza media degli ospiti della durata di 6 mesi. Durante la visita abbiamo avuto pieno accesso ai locali e siamo stati liberi di parlare con i migranti ospiti. Due gli operatori presenti nella giornata di venerdì, per un totale di 90 ospiti. I responsabili si trovavano fuori dal centro al momento del sopralluogo.
Ancora prima di entrare risulta evidente l'assoluta inidoneità della struttura a funzioni di accoglienza. Il centro si trova ad una distanza notevole dal Comune di Isnello, in una struttura originariamente pensata come albergo a servizio delle attività dei vicini impianti di risalita sciistica oggi dismessi. Il centro appare completamente isolato. Non esiste un servizio regolare che consenta ai migranti di raggiungere i centri abitati più vicini; gli ospiti devono rappresentare ogni esigenza di spostamento ai responsabili che, con mezzi propri, accompagnano i migranti ai centri abitati o in prossimità della stazione degli autobus. L'unica alternativa appare una camminata di circa un’ora per raggiungere Isnello. Molti ospiti dicono di non aver mai lasciato il centro negli ultimi 4 mesi, altri affermano di non esserne mai usciti. Le temperatura al momento del sopralluogo si aggirava intorno a 1 grado.
Le condizioni della struttura non sono fatiscenti ma si rivela necessaria una manutenzione di carattere straordinario. L’impianto di riscaldamento centralizzato è presente, sebbene gli ospiti ne denuncino un grave sottoutilizzo da parte dei responsabili. Gli ospiti si sono quindi attrezzati in quasi tutte le stanze con stufette elettriche. La gestione di questi strumenti privati di riscaldamento è stata ed è motivo di tensione con i responsabili del centro a ragione dei rischi per la sicurezza. In passato, la forza pubblica è intervenuta per sequestrare alcune stufe.
I riscaldamenti centralizzati, dalle testimonianze di alcuni ospiti, vengono attivati durante la nostra visita e il sistema elettrico soffre immediatamente di un sovraccarico che porta alla mancanza di corrente elettrica in tutti i locali del centro. Gli ospiti ci informano subito che si tratta di un evento molto frequente. Da quando si sono dotati delle stufette, il sistema elettrico sembra andare periodicamente in corto circuito tanto che i responsabili preferiscono adottare misure preventive, staccando la corrente nelle ore notturne. Gli operatori affermano invece che la corrente di notte salti a causa del sovraccarico dovuto all’utilizzo delle stufe elettriche.
Neanche i vestiti riescono a proteggere contro il freddo purtroppo. Gli abiti forniti dal centro bastano raramente per tutti gli ospiti e appaiono inadeguati alle temperature rigide: pochi tra i migranti ospiti indossano scarpe chiuse o cappotti pesanti.
Le stanze a disposizione dei migranti al momento della visita si mostrano in larga parte sovraffollate. La media di ospiti per stanza è di circa 6 persone, con l'eccezione di una stanza che accoglie 10 ospiti. Le dimensioni medie sono quelle di una normale stanza matrimoniale e ogni stanza ha un bagno privato.
Il sistema idrico e igienico-sanitario risulta guasto e/o mancante in più stanze. L'impianto fatica poi a servire la totalità della struttura, cosicché l'acqua calda è disponibile solo per poche ore al giorno, in orari alternati per le varie ali dell'edificio, e mai la notte.
Le condizioni igieniche delle parti comuni sono buone, meno buone in alcuni casi quelle delle stanze private a causa di perdite d'acqua. Diversi ragazzi lamentano disturbi dermatologici denunciano la presenza di insetti.
Il servizio di mensa funziona regolarmente ed è gestito internamente. Da qualche settimana a cucinare sono alcuni dei migranti ospiti – precedentemente il cuoco era un dipendente esterno – e ciò ha corrisposto ad una migliore qualità del vitto.
Non esiste nessuna forma di mediazione culturale stabile, gli operatori presenti al momento della visita non parlano lingue straniere correntemente. Gli ospiti – specialmente gli anglofoni - lamentano grosse difficoltà di comunicazione con i gestori.
Un corso di lingua italiana è stato recentemente attivato per gli ospiti ma i risultati ottenuti appaiono molto scadenti. Praticamente nessuno dei migranti intervistati ha maturato alcuna competenza di lingua italiana.
L'assistenza sanitaria di base è garantita. Gli ospiti, quando necessario, vengono accompagnati dal medico a Collesano. Tuttavia, al nostro arrivo alcuni ospiti lamentano di non avere ricevuto adeguate attenzioni mediche in merito ad alcuni disturbi dermatologici o a ferite precedenti al loro arrivo in Sicilia.
Tutti i migranti denunciano la lentezza delle procedure di chiarimento del loro status, sottolineando la lunghezza dei tempi di attesa per la compilazione del Modello C3 di formalizzazione della domanda di asilo. Le difficoltà di comunicazione con i responsabili e la mancanza di un servizio di assistenza legale adeguato sembrano poi inasprire le tensioni.
I partecipanti lamentano anche gravi difficoltà di comunicazione con le famiglie e con l'esterno in generale. Le reti telefoniche più diffuse non sono presenti e il wi-fi offerto dal centro ha un raggio di diffusione e una capacità molto limitati. La questione pone anche dei severi rischi per la sicurezza degli ospiti, che non hanno sempre la possibilità di contattare i responsabili in caso di emergenza.
Infine, è necessario sottolineare la presenza tra gli ospiti di alcuni ragazzi neo-diciottenni che, trasferiti al compimento della maggiore età in questo contesto di isolamento, soffrono il repentino abbandono del percorso educativo e di integrazione intrapreso.
Questa condizione di detenzione non forzata causata dall'estremo isolamento della struttura non dovrebbe mai essere ammessa in un sistema di accoglienza. La mancanza di strumenti e di opportunità di integrazione, l'isolamento e l'impossibilità di comunicare con l'esterno non sono condizioni accettabili in un contesto emergenziale in cui i tempi di permanenza in queste strutture si estendono molto oltre la prima accoglienza; questi elementi insieme alle temperature rigide e la mancanza di attrezzature adeguate contribuiscono poi a definire un quadro estremamente grave sotto il profilo del rispetto dei diritti umani dei migranti e rifugiati ospiti nel centro.
I recenti fatti di cronaca ci spingono ancora di più a denunciare i gravi rischi che questo tipo di accoglienza comporta per la salute e per la sicurezza di ospiti, personale e operatori.
15 soggetti sono stati recentemente espulsi da centro, con un provvedimento di revoca dell’accoglienza, in seguito ad alcune manifestazioni di protesta. Su questo si riporta alla nota del circolo Arci Porco Rosso
È del tutto evidente come queste condizioni obiettive, combinate con i ritardi delle procedure di chiarimento dello status, siano state decisive nelle tensioni che in passato si sono avute all’interno del centro. Per questo se sul brevissimo periodo è certamente necessario migliorare le condizioni di accoglienza per affrontare l’irrigidimento delle temperature, riteniamo che l’unica prospettiva possibile sul medio periodo sia la chiusura della struttura, perché al di là delle modalità di gestione per quanto esposto appare strutturalmente inadatta all’accoglienza dei profughi.
Fausto Melluso (Arci Palermo)
Giulia Serio (Arci Porco Rosso)
Agata Ronsisvalle (Lasciatecientrare)
Alessandra Sciurba (L’altro diritto)
Foto di Francesco Bellina
L'UDU-Unione Degli Universitari Palermo, il PYC-Palermo Youth Centre e RSM - Rete Studenti Medi presentano "Il Natale dei Giovani - chi torna e chi è rimasto": un evento in cui alcune realtà giovanili hanno voluto raccogliere la loro esperienza di under-35 nella città di Palermo e oltre i suoi confini.
Odierna Itaca, Palermo offre il 28 dicembre ai suoi giovani, chi è rimasto e chi è ritornato (anche solo per un breve periodo), un momento di incontro per divertirsi e raccontarsi e condividere il proprio rapporto con la presente e complicata realtà della condizione giovanile in Italia e nel Meridione.
Durante la serata sarà possibile incontrare Alessandro Cacciato, autore dei libri "Il sud vola" e "Il Petrolio? Meglio sotto terra" con cui sarà possibile confrontarsi sulle realtà giovani ed emergenti dell'imprenditoria siciliana.
Su questo stesso tema abbiamo ideato due CONTEST, uno fotografico e uno video-multimediale, ai quali chiunque è libero di partecipare. Per maggiori informazioni sui contest si può visualizzare la sezione Discussione su questo evento, contattarci all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dalle 18:00 a tarda notte Piazza Sant'Anna presterà il suo splendore a concerti, spettacoli, dibattiti, stand informativi che renderanno questo momento di incontro un vero e proprio crocevia di esperienze: amici vecchi e nuovi, musica piena di ricordi con cui divertirsi e tantissima voglia di riprenderci gli spazi della nostra città!
LINE-UP:
VOODOO BROS
SMUGGLER BROTHERS
BLACK STUFF
UTVEGGI
MATRIMIA
LELLO ANALFINO from TINTURIA
COLLECTIVE DELTA DJ-SET
Dalle ORE 18:00 a Piazza Sant'Anna

Workshop di Street Photography
Palermo | 13-15 gennaio 2017
Primo corso di Street photography a Palermo con il fotografo Giulio Di Meo organizzato in collaborazione con Arci Palermo. Un workshop per le strade di Palermo, palcoscenico naturale di migliaia di storie che ogni giorno nascono, si susseguono, si rinnovano. Un workshop nei circoli più caratteristici della città dove si fa cultura e aggregazione.
Presentazione: La street photography non ha regole precise e penetra ogni altro genere fotografico. È un genere di fotografia che vuole documentare la società nel modo più diretto possibile, partendo dalle situazioni pubbliche dove miriadi di piccole storie visive si susseguono senza sosta. La strada: il massimo dell’ordinario per uno sguardo normale, palcoscenico per il fotografo, che qui deve ricercare quei piccoli attimi, sorprendenti testimoni del nostro scorrere quotidiano. Proprio perché la fotografia di strada è questo esercizio continuo a cogliere frammenti di vita quotidiana, tanti grandi fotografi del presente e del passato hanno cominciato a fotografare proprio dalla strada e spesso ci ritornano per ritrovare quella freschezza della vita di tutti i giorni e non perdere l’abitudine di confrontarsi con essa.
La città: Palermo deve il suo nome al colore brillante degli agrumeti al sole. Fondata dai Fenici tra il VII e il VI secolo a.c., è una città ricca di storia, con un patrimonio artistico e architettonico notevole: templi greci, teatri neoclassici, resti di mura puniche, ville, chiese barocche e così via. Dalla Sicilia nel corso dei secoli sono passati tutti i popoli europei: dagli arabi ai normanni, lasciando tracce del loro passaggio non solo nell’architettura e nell’urbanistica ma anche nella cultura e nei tratti somatici degli abitanti. Passeggiando nel centro storico tra vicoli e stradine, giardini e piazze, locali e mercati si può cogliere il fermento e la vitalità di questa splendida città e dei suoi abitanti. Il centro storico di Palermo è stato definito dall’Unesco il più grande d’Europa, diviso in quattro quartieri, detti “mandamenti”: Kalsa, Albergheria, Seralcadio e La Loggia.
Arci Palermo: Fondata nel 1992, l’Arci Palermo, con molta probabilità, è una delle più giovani. Malgrado soffra questa breve continuità storica, l’Arci a Palermo è riuscita ad affermarsi come realtà aggregativa, politica e culturale efficace e riconoscibile. La lotta al pensiero mafioso tramite le nostre attività politiche e culturali è sicuramente l’attività che ci ha più contraddistinti. Il progetto Bussola di sostegno agli ex detenuti, Rise a sostegno degli ex tossicodipendenti, Venti di gioco con i ragazzi delle periferie, il progetto Liberarci dalle Spine con la cooperativa Lavoro e non solo di Corleone e, da qualche anno, la Festa della Liberazione sicuramente sono state le attività più significative.
Programma: Il corso sarà diviso in diversi momenti: una parte teorica, una parte pratica e una di critica e selezione dei lavori. Alla fine del workshop verrà realizzato un lavoro collettivo con le migliori foto dei partecipanti.
Date del workshop: 13-15 gennaio 2017
Venerdì 13 gennaio
09:00-13:00 Presentazione e introduzione del workshop e lezione teorica sul reportage.
14:00-18:00 Uscita fotografica: Il quartiere dell’Albergheria e il mercato di Ballarò.
19:00-21:00 Editing: revisione collettiva delle fotografie scattate durante la giornata.
Sabato 14 gennaio
09:00-15:00 Uscita fotografica: Il quartiere del Capo, la Cattedrale e il Palazzo dei Normanni.
16:00-19.00 Editing: revisione collettiva delle fotografie scattate durante la giornata.
Domenica 15 gennaio
09:00-13:00 Uscita fotografica: la Kalsa e il mercato della Vucciria
14:00-17:00 Editing e revisione finale
Costo del workshop: 250 €
Sede delle lezioni: PYC | via Giuseppe De Spuches, 20 – Palermo
Iscrizioni: Per iscriversi al workshop o avere informazioni scrivere all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Presentato lo scorso 27 novembre
“Costruttori di Castelli di Sabbia”
La nuova stagione del Teatro Zeta di Termini Imerese
> 11 dicembre 2016 ore 19,00
Compagnia Teatro Lelio
DONNE D'AMORE UCCISE
di Giuditta Lelio
con Danila Laguardia e Micaela De Grandi
> 16 - 17 dicembre 2016 ore 19,00
teatroZeta
AMLETO TRANSFERT
parole di Piero Macaluso con uno scritto di Michele Mulia
con Sergio Monachello, Ramona Collu, Stello Pecoraro, Ginevra Stracci e Michele Mulia
regia Piero Macaluso
> 8 gennaio 2017 ore 17,00
Teatranti 46
PINO IL PALADINO
di Viviana Laera
con Marco Catanese e Viviana Laera
> 22 gennaio 2017 ore 19
Nando Cimino in
PARRANNU E SPARRANNU
> 25 - 26 febbraio ore 19,00
teatroZeta
FUMU E SANGU
testo e regia di Piero Macaluso
con Sergio Monachello e Piero Macaluso
> Marzo 2017
teatroZeta
Il mio nome è Carducci e lavoravo in Fiat
testo e regia di Piero Macaluso
con Michele Mulia, Sergio Monachello e Piero Macaluso
> Aprile 2017
teatroZeta
L'ORSO
di Anton Cechov
con Maria Grazia Cannavò e Stello Pecoraro
regia di Piero Macaluso
> Maggio 2017
ciclo Noi e Luigi
Gruppo Cheope
L'UOMO DAL FIORE IN BOCCA
di Luigi Pirandello
teatroZeta
IN BOCCA UN FIORE
tratto da Luigi Pirandello
con Piero Macaluso e Sergio Monachello
regia Marzio Badalì
Tutti gli spettacoli si terranno all'OFFICINA TEATRALE ZETA circolo ARCI, via Albergo Santa Lucia, Termini Imerese.
Per info e contatti 338 8842554 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. - pagina Fb