I lavori
Siamo obbligati a fare certi lavori per Nonna altrimenti lei non ci dà niente da mangiare e ci lascia passare la notte fuori. All'inizio rifiutiamo di obbedirle. Dormiamo in giardino, mangiamo della frutta e della verdura cruda.
La mattina, prima dell'alba, vediamo Nonna uscire di casa. Non ci parla. Va a dar da mangiare agli animali, munge le capre, poi le conduce in riva al ruscello, dove le lega a un albero. Dopo bagna l'orto e raccoglie la verdura e la frutta; carica tutto sulla carriola. Ci mette anche un paniere pieno di uova, una gabbia con un coniglio e un pollo o un'anatra con le zampe legate.
Se ne va al mercato, spingendo la carriola; la cinghia, passata attorno al suo collo secco, le fa abbassare la testa. Barcolla sotto il peso. Le gobbe e le pietre del sentiero le fanno perdere l'equilibrio, ma lei cammina con i piedi all'indentro come le anatre. Cammina verso la città fino al mercato, senza fermarsi, senza aver posato la carriola una sola volta.
Di ritorno dal mercato fa una zuppa con la verdura che non ha venduto e delle marmellate con la frutta. Mangia, va a fare il sonnellino nella sua vigna, dorme un'ora; poi si occupa della vigna, o, se non c'è niente da fare, torna a casa, taglia la legna, dà nuovamente da mangiare agli animali, porta indietro le capre, le munge, va nella foresta, torna con dei funghi e della legno secca, fa dei formaggi, fa seccare funghi e fagioli, fa conserve con le altre verdure, bagna ancora l'orto, ripone alcune cose in cantina, e cosí via fino a che non si fa notte.
La sesta mattina, quando esce di casa, abbiamo già bagnato l’orto. Le prendiamo di mano i secchi pesanti del cibo per i maiali, conduciamo le capre sulla riva del ruscello, l'aiutiamo a caricare la carriola. Quando ritorna dal mercato stiamo segando la legno.
A tavola Nonna dice:
- Avete capito. Vitto e alloggio bisogna meritarseli. Diciamo:
- Non è per questo. Il lavoro è pesante, ma stare lí a far niente guardando qualcuno che lavora è ancora piú pesante, soprattutto se è vecchio. Nonna sghignazza. - Figli di cagna! Volete dire che vi ho fatto pena ? - No, Nonna. Ci siamo soltanto vergognati di noi stessi. Il pomeriggio andiamo a cercar legna nel bosco. Ormai facciamo tutti i lavori che siamo in grado di fare.