Con Stello Pecoraro, Sergio Monachello, Maria Grazia Cannavò, Piero Macaluso e la partecipazione di Nando Cimino. Regia di Piero Macaluso.


Noi e Luigi è il primo di una serie di incontri letterari teatrali dedicati ai classici del teatro.
L'atto unico La patente di Luigi Pirandello, sarà preceduto da una presentazione teatrale con un aperitivo offerto agli spettatori.
La tematica dello spettacolo è quella cara a Pirandello, che in tanti suoi capolavori ha trattato, la maschera sociale, l'essere per gli altri quello che non si è per se stessi.
E cosa accade quando il soggetto non si rassegna alla sua maschera pur accettando il suo ruolo con un atteggiamento ironico, aggressivo o umoristico.
Rosario Chiàrchiaro, è un uomo cupo, vestito sempre in nero che si è fatto involontariamente la nomea di iettatore e per questo è sfuggito da tutti ed è rimasto senza lavoro.
La società ha deciso per lui, gli ha dato una maschera che non riesce a strapparsi ed allora se è così che lo vuole il mondo, egli sarà quello che gli altri credono di vedere in lui e non si fermerà nel mantenere questo suo atteggiamento sino alle ultime e drammatiche conseguenze.
Il Teatro Zeta, vuole rendere omaggio al grande maestro della letteratura presentando una versione classica de La patente, infatti la regia di Piero Macaluso è stata rispettosa del testo e, pur tenendo fede alla poetica teatrale che lo ha contraddistinto in questi anni di lavoro, ha voluto ricordare le radici espressioniste dell'autore citando nel finale le atmosfere di Orson Welles e il senso di schiacciamento della giustizia sull'uomo tipico della tematica kafkiana.