E’ molto opportuna la nota del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che rende ancor più chiaro il posizionamento politico della Giunta e che, siamo sicuri, porrà una parola definitiva sulle modalità di azione dell’intera macchina amministrativa in relazione alle modalità di applicazione del cd. “Decreto Salvini”.
In primo luogo, infatti, questa comunicazione interviene dopo mesi in cui noi, insieme a tanti altri soggetti associativi, abbiamo segnalato anomalie nell’iscrizione all’anagrafe di persone che, essendo titolari di protezione umanitaria, si vedevano rifiutata l’iscrizione all’anagrafe dagli uffici.
La nota del sindaco indica possibili profili di incostituzionalità del Decreto Sicurezza e, d’altro canto, ipotizza ulteriori momenti in cui il Comune potrebbe intervenire per mitigarne gli effetti.
La nostra organizzazione ha diffuso una nota specifica, sugli effetti di questa normativa e su come essa peggiori la condizione delle nostre comunità e rischi di pregiudicare moltissimi percorsi positivi di inserimento in una nuova realtà, da parte di migranti che si troveranno ad essere incolpevolmente irregolari senza alcuna ragioni legata ai propri comportamenti.
Pensiamo che, con estrema attenzione per evitare che si creino aspettative nelle tante persone che in questo momento chiedono la possibilità di costruirsi una vita alla luce del sole, sia pienamente opportuno valutare quindi ulteriori comportamenti che possano intervenire nel senso di difendere le persone che si vedono discriminate dal nuovo impianto legislativo, ed offriamo il nostro punto di vista basato in primo luogo sulla nostra attività mutualistica di base.
Un’attività che conduciamo a Palermo come altrove e che ci fa dire che le ferite inferte al nostro tessuto sociale da chi oggi incarna responsabilità istituzionali sono già tante e non saranno facili da rimarginare.
Fausto Melluso | Responsabile diritti dei migranti Arci Sicilia
PH: repubblica.it