Il 17 dicembre si inaugura la nuova sede di Chiasso Cavallaro

di Giovanni Tinervia

È passato poco più di un anno da quando un gruppo di giovani ragazzi si è riunito in occasione del referendum costituzionale per leggere e studiare i fondamenti della nostra legge.

Dopo una serie di interessanti incontri, quegli stessi ragazzi, ormai uniti dalla volontà di creare qualcosa di buono per il loro paese, hanno continuato la loro lunga strada che li ha portati fino a questo momento. Quei ragazzi, un gruppo "anonimo" ma unito e coeso, ha rinvigorito il circolo ARCI del paese, che dopo sette anni è riuscito finalmente ad ottenere una sede propria nella quale portare avanti le proprie attività. 

Il circolo ARCI LINK nasce sette anni fa ed è stata protagonista di varie iniziative a cui ha aderito o che ha organizzato nel corso degli anni: è importante ricordare "Lumen in Fabula", una serie di rappresentazioni teatrali a lume di candela che si sono tenute negli anni precedenti nel mese di febbraio in occasione della "Giornata del risparmio energetico e la "Giornata dell'Albero", iniziativa svoltasi fino all'anno scorso, grazie alla quale si è visto nascere un piccolo spazio verde nella zona de semaforo di via Venero, che ha ospitato anche un "giardino essenziale", istallazione dell'artista monrealese Franco Lo Coco.

L'associazione ha anche partecipato attivamente a diverse presentazioni di libri e mostre d'arte, tra cui alcune delle più importanti sono sicuramente quella del mosaicista Cesare Vitali, che si è tenuta nel settembre del 2013 e quella in occasione di "Opere in corso", nel giugno del 2014, in cui le vetrine dei negozi monrealesi sono state allestite di opere d'arte, e ha anche organizzato diverse iniziative politiche sui referendum (un esempio è quello sulle trivelle) degli ultimi anni. 
Nel corso dell'ultimo anno i ragazzi si sono impegnati nell'organizzazione, in collaborazione con "Il Quartiere", di due feste, una, la "Festa di Primavera", organizzata all'inizio della bella stagione, e una il primo ottobre scorso, la "Festa di Quartiere", in cui si sono svolte varie attività, specialmente indirizzate ai bambini, tra cui laboratori di pittura, di Capoeira, cineforum e intermezzi musicali e poetici. È anche importante ricordare l'intervista fatta ai monrealesi in occasione della sfilata di Dolce&Gabbana e le azioni politiche contro i manifesti di estrema destra che hanno "invaso" le mura dei nostri palazzi.

Tutte queste attività e iniziative sono state frutto di lavoro e fatica, ma anche difficoltà di organizzazione dovute alla mancanza di un posto proprio dove potersi riunire. Una casa per tutti coloro che volessero dare un contributo al territorio monrealese, un posto in cui i giovani monrealesi potessero riunirsi, aggregarsi e portare le proprie idee avanti. Tutto questo, a Monreale, forse è sempre stata un'utopia. Ma con l'apertura del nuovo spazio, in Chiasso Cavallaro, nascosto ma allo stesso tempo così vicino al corso principale, i ragazzi dell'ARCI sperano di coinvolgere la popolazione in un percorso di crescita e valorizzazione del territorio, basandosi sulle qualità e la volontà del vero patrimonio del nostro paese, i così tanto dimenticati giovani. E dopo mesi di lavoro e sacrifici, di autotassazione e raccolta fondi, questa "utopia" sta finalmente per diventare realtà.

Domenica 17 dicembre si inaugurerà la sede e tutti sono invitati a questo importante evento. Verrà spiegata la storia dell'associazione, come e perché è nata, quali sono i suoi ideali e cosa si vorrà fare in futuro, una serata che segna l'inizio di una nuova risorsa per il territorio monrealese.