Siria, Iraq, Kurdistan, Libano, Palestina, Afghanistan sono solo
alcuni dei nomi dei paesi che in questi anni ci sono divenuti familiari, soprattutto per le guerre continue che li attraversano.
Ma cosa sarebbe dell'informazione su questi paesi se non esistessero i corrispondenti di guerra indipendenti, non “embedded”, come è ormai gran parte degli inviati della stampa a seguito delle forze armate nei paesi in conflitto?
Cosa sapremmo delle reali condizioni di vita delle persone, delle loro storie, delle loro speranze e dei loro punti di vista senza la
presenza di giornalisti liberi e associazioni che operano per costruire relazioni e percorsi di solidarietà internazionale?
Ne parliamo domenica 7 maggio, alle 20.00, con
Pierre Barbancey - giornalista de l'Humanité
Sergio Cipolla - presidente del Ciss Ong
a colloquio con Chiara Cruciati
giornalista de il manifesto ,
Presso La Casa della Cooperazione, via Ponte di Mare 47/49 (S. Erasmo), Palermo.
A seguire cena palestinese.
Pierre Barbancey, inviato esteri per l’Humanité, reporter di guerra.
Ha coperto prioritariamente vicino e medio Oriente: Palestina e
Israele (tra i primi a entrare nel campo profughi di Jenin dopo
il massacro del 2002), Iraq, Siria, Kurdistan, Libano, Egitto. E’
stato inviato in Sud Africa, Afghanistan, Tunisia, RDC, Turchia,
Cambogia, USA.