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Un viaggio a bordo di un autobus a fisarmonica, il 101, che a Palermo annoda pezzi di città e attraversa strade lunghe, tortuose e piene di buche, come quelle del campo rom “della Favorita” in cui si muove Giulia, la protagonista; lo stesso campo che Giulia, l’autrice del libro, ha frequentato per quindici anni e che ha scelto di raccontare, ora che quel luogo non esiste più, facendo di se stessa un personaggio del suo gioco letterario. E il gioco è spesso esilarante e commovente insieme, capace di toccare il lettore a distanza e svelare l’inganno spesso nascosto dietro alcune definizioni, il pregiudizio odioso che deforma la realtà e calpesta la verità.
L'autrice Giulia Veca.
Giulia Veca (Palermo, 1977) è un'attivista da oltre quindici anni impegnata nella tutela e nella promozione dei diritti della popolazione romanì; è laureata in Lettere moderne presso l'Università degli Studi di Palermo. Tra le sue pubblicazioni: Italia, ultima chiamata, in M. Mannoia (a cura di), Il Silenzio degli Altri (XL, Roma 2011); Siamo tutti gagé, in V. Guarrasi (a cura di), La città cosmopolita (Palumbo, Palermo 2011); insieme a Michele Mannoia ha curato il volume Entrare fuori. Marginalità e percorsi di inclusione delle comunità rom (Aracne, Roma 2014).