"Inveni portum. Spes et Fortuna valete!
Sat me lusistis; ludite nunc alios!"

"Ho trovato infine il mio approdo. Vi dico addio Speranza e Fortuna!
Abbastanza mi avete ingannato; ora prendetevi gioco di altri!"

Il viaggio, inteso come percorso fisico e mentale, metafora della vita, simbolo di una ricerca intima, personale, esistenziale. L'approdo, punto finale di arrivo, è il momento più alto del viaggio, porto sicuro in cui rifocillarsi ed eventualmente ripartire per un nuovo viaggio.
Un progetto teatrale che, attraverso un percorso fisico all'interno della struttura teatro e mentale dentro un labirinto letterario, conduce gli spettatori in un viaggio pieno di stimoli ed emozioni.
Il lavoro teatrale si svilupperà in situazioni diverse, dipendenti dal luogo fisico e dalla distanza degli spettatori coinvolti, quindici per anni sera, che assisteranno alle azioni teatrali, in ogni caso mai slegate le une dalle altre, in un gioco di anticipazioni e rimandi, echi e suggestioni che ne faranno un'opera unica e omogenea.

drammaturgia e regia Piero Macaluso

testi tratti da Shakespeare, Walcott, Virgilio, Pascoli, De Luca, Jelinek

con Francesca Cimino, Irene Costantino, Mirella Giallombardo, Simona Indovina, Piero Macaluso, Sergio Monachello, Giovanna Muscarella, Salvatore Muscarella, Stello Pecoraro, Liliana Sinagra.

15 spettatori a spettacolo
prenotazione obbligatoria
al 3388842554

ingresso
intero euro 10,00
soci Arci euro 8,00

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Circolo ARCI Teatro Zeta
Teatro Zeta