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I Fratelli Kolosimo
Un atterraggio di fortuna
dovete sapere cari amici terrestri, che io Omega e mio fratello Alfa Kolosimo, i fratelli Kolosimo, lavoriamo o come dite qui sul vostro pazzo pianeta “suoniamo”, da almeno trenta dei vostri anni, da quando la nostra cara e mai dimenticata astronave madre, per un involontario imprevisto, ci scaraventò sul vostro pianeta e più precisamente su un box prove a Pallavicino, un quartiere di questa che è forse la città più ricca di contraddizioni del globo, Palermo.
per la verità fu lui ad arrivare prima di me, a cadere come una meteora infuocata su di una tastiera ds8, io invece arrivai parecchi parsec dopo ed atterrai rovinosamente su un campionatore dj70.
E fu lì, in quel preciso momento che la nostra avventura sul vostro pazzo pazzo pianeta ebbe inizio.
appena atterrati così rovinosamente, ci rendemmo subito conto di non esser soli, e che ad aver assistito alla caduta furono quelli che in quei giorni stavano per diventare il gruppo monumentale palermitano degli Airfish.
A quel tempo ci divertivano molto i computers e la musica che si riusciva a produrre con essi, ma mio fratello Alfa Kolosimo si rese subito conto che performare direttamente su una tastiera era molto più pratico ed utile per il motivo che vi spiegherò tra un po’. Io invece il fratello Omega continuai per qualche anno a sperimentare e lavorare sui computers e sui campionatori, mi piacevano molto i suoni che il vostro pianeta era in grado di produrre, e ossessivamente mi misi a catalogarli campionandoli e come mio fratello Alfa tentai di tirarci su qualcosa di utile.
Gli anni passarono presto, e la nostra nostalgia per il vuoto pieno di stelle che fu sempre la nostra casa si andava facendo sempre più pressante. Ci rendemmo conto anche che quello che per noi era un disperato tentativo di ricontattare la nostra cara astronave madre sperando ci tornasse a prendere, era considerato da voi amici terrestri come “arte”, qualcosa a noi del pianeta Laparik del tutto sconosciuta.
Presi dallo sconforto capimmo che l’unica via per riprendere i contatti con la nostra gente fosse quella di abbandonare computers e tastiere, e ci dedicammo alla semplice elettromagnetica.
mio fratello Alfa si dedicò allora esclusivamente alla elettronica sottrattiva, da un suono ricco di armoniche si modella il suono, il messaggio interstellare appunto andando a togliere, filtri, modulatori e generatori di inviluppi.
io invece, il fratello Omega abbandonai ogni computer e ogni ossessione per la catalogazione di campioni sonori, e mi dedicai all'esatto contrario e cioè all'elettronica additiva, da un suono semplice, quasi perfetto come può esserlo un’onda sinusoidale, si aggiungono armoniche, low pass gates, moltiplicatori, overtones, e ripiegamenti della stessa onda per tentare di ristabilire le comunicazioni.
ci rendemmo conto però che tutto questo non sarebbe bastato, avremmo dovuto far arrivare il nostro segnale dappertutto e permeare la vostra atmosfera dei nostri suoni. Ci decidemmo allora e creammo questo progetto: I FRATELLI KOLOSIMO nel estremo tentativo di sfruttare i canali tipici della comunicazione attraverso i vostri media, perché appunto amici terrestri noi non facciamo arte, non ci interessa seppure apprezzandolo, il tentativo di consolare il genere umano con essa: abbiamo provato a partecipare ad alcuni eventi artistici infatti, uno tra tanti la mostra fotografica della teutonica Katarina Sieverding, alla quale abbiamo fornito le nostre migliori onde, i nostri migliori tentativi di comunicazione, però sia chiaro, per consolarci potrebbe bastarci un po’ di droga, ma noi no, non facciamo arte,
noi vogliamo solo tornare a casa, tra le stelle.
i fratelli Kolosimo sono:
Alfa Kolosimo (Federico Cardaci aka bradipop) : Arp Odissey, Dreadbox Nyx, Oberheim OB-6, DSI Mopho x4, Korg Monologue, Moog Mother 32, Tc Electronic Alter Ego
Omega Kolosimo (Domenico Salamone aka Milingo Sutera): sistema modulare east coast, Korg Volca FM e Sample, Makenoise 0-coast e Moog Dfam
Naiupoche Dj Set
Visionarietà digitale, interferenze analogiche, metafisica da ballare, grovigli di bass music e sospensioni narrative che sfidano a ritrovare prospettiva ed equilibrio: Naiupoche è il moniker con cui compone e suona il produttore discografico e sound wizard siciliano Luca Rinaudo, artista riservato e rigoroso quanto generoso e in costante ricerca, co-fondatore del collettivo di artigiani del suono, think tank e incubatore musicale Almendra.
L’opera audiovisiva di debutto, “Dei vermi è il mio paese” (Brusio Netlabel), realizzata in duo con l’artista visivo Antonio Cusimano a.k.a. 3112htm, è premiata come ‘Migliore produzione elettronica dell’anno’ al M.E.I. 2013.
Luca Satomi Rinaudo a.k.a. Naiupoche, tra i molteplici progetti e collaborazioni, è produttore o co-produttore di ogni release Almendra Music, in cui opera anche anche come musicista, producer e compositore: sua la liuteria elettronica che innerva “Sonate di Terra e di Mare” col violoncello di Giovanni Sollima (2016), elegante, lussuoso e ultracontemporaneo nel concept album “TU” col violoncello di Luca Pincini, realizzato in trio con lo stesso e Gianluca Cangemi (2013), fortissima l’identità sonora nelle “Invisible Cities” (2015) ispirate a Italo Calvino, e nei remix e liveset di “Q” con Giovanni Di Giandomenico (2015-2016), essenziale, denso e narrativo in “Ecuba | Ifigenia” (2017) e nel live album “Ensemble / Encore” (2018), con lo stesso Giovanni e Marco Betta.