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Esiste una ideologia stragista, che costituisce un tratto della nostra modernità, si distingue dalla semplice violenza e il cui nucleo essenziale consiste nel considerare la morte di innocenti come un obiettivo strategico da perseguire. È stata seguita nell’Ottocento da gruppi anarchici; lo è oggi dagli aderenti al terrorismo jihadista; e, dal secondo dopoguerra in poi, ha trovato sostenitori nel nostro Paese all’interno di determinati ambienti politico-criminali, ben identificabili in una larga parte della destra più radicale e della mafia siciliana.
Questo libro vuole portare un contributo alla memoria collettiva attraverso documenti pubblici, atti processuali e storie su cui vale la pena fare luce.
La storia di un’Italia oscura che, dal secondo dopoguerra, emerge in modo inquietante dalle inchieste giudiziarie.
Venerdì 1 Febbraio alle ore 18:00, Casa della Cooperazione ospita la presentazione del volume "La mafia nera. I depistaggi tra eversione neofascista e Cosa nostra. Storia di un'Italia oscura" (Newton Compton Editori, 2018) dello studioso Vincenzo Ceruso.
Sarà presente l'autore.
Interverranno: Davide Camarrone (giornalista, scrittore), Giusto Catania (consigliere comunale Sinistra Comune), Fausto Melluso (Arci Palermo).
Modererà l'incontro Sergio Cipolla, Presidente CISS/Cooperazione Internazionale Sud Sud.
L'AUTORE
Vincenzo Ceruso è nato a Palermo, dove vive e lavora. Allievo di padre Pino Puglisi, ha lavorato per circa vent’anni con la Comunità di Sant’Egidio con minori a rischio di devianza, in alcuni dei quartieri più difficili di Palermo. Collabora con il Centro studi Pedro Arrupe, la Link Campus University e scrive di mafia su diverse testate. Per la Newton Compton ha pubblicato Uomini contro la mafia; I 100 delitti della Sicilia; Provenzano. L’ultimo padrino, La mafia nera e, con Pietro Comito e Bruno De Stefano, I nuovi padrini.