Calendario eventi
SABATO 15 DICEMBRE ore 19:00
La formica argentina - Riflessioni sull'immigrazione
Reading e aperitivo a seguire
Nel racconto "La formica argentina" Calvino riproduce una situazione concreta che si trasforma in un’ossessione fino a paralizzare la vita nella sua quotidianità: un’invasione di formiche contro cui non esiste rimedio. A nulla valgono, infatti, insetticidi e trappole. C’è chi specula su questa sciagura e forse trae vantaggi dal perdurare del problema, arrivando persino ad alimentarlo. C’è chi reagisce facendo finta che le formiche non esistano e chi, invece, diventa aggressivo e violento.
La formica argentina è un racconto di Italo Calvino pubblicato la prima volta nel 1952 su una rivista letteraria “Botteghe Oscure” e poi inserito nella raccolta di racconti Gli amori difficili.
L’ideatore del reading, Fabrizio Vasile che già in altre occasioni con la sua costante e puntuale ricerca letteraria e musicale ha trattato tematiche attuali di carattere culturale e sociale, ha preso spunto questa volta dal racconto di Italo Calvino, letto molti anni prima, per realizzare un lavoro originale che inviti a riflettere sul tema dell’immigrazione.
Il clima di intolleranza nei confronti dei migranti che giungono sulle nostre coste è posto in parallelo con l’invasione della formica argentina descritta da Calvino, fenomeno realmente avvenuto sulla riviera ligure tra gli anni venti e trenta del secolo scorso e che l’autore usa come metafora per sottolineare il disagio dell’uomo di fronte a ciò che ritiene essere una minaccia.
Le letture scelte mettono in evidenza le varie strategie, tutte fallimentari, che quattro diversi personaggi pongono in atto per contrastare l’invasione delle formiche, le immagini del video e le musiche, parallelamente raccontano quella che viene narrata come “l’invasione” dei migranti.
Formiche e migranti entrambi percepiti come un’oscura minaccia che causa incertezza e paura irrazionale.
Fabrizio Vasile ha voluto dare così il suo contributo alla lotta contro quella parte politica che oggi come non mai ingigantisce, sfrutta e distorce il fenomeno delle migrazioni al fine di alimentare il suo potere e la sua popolarità facendo leva sulle paure e le insicurezze della gente. È questo, purtroppo, il suo ultimo messaggio con il quale parla alle coscienze di chi ha a cuore un mondo solidale senza egoismi, senza razzismi e prevaricazioni.