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Herself (Gioele Valenti) è una delle creature del polistrumentista palermitano Gioele Valenti, molto attivo negli ultimi anni nella scena neopsichedelica nordeuropea in diverse formazioni (JuJu, Josefin Ohrn, Lay Llamas).
Il lavoro di Herself viene salutato dalla critica, sin dagli esordi in casa Jestrai (prima label dei Verdena), come un armonico meeting tra Sparklehorse, Gravenhurst e Will Oldham.
Con un pugno di dischi alle spalle, il songwriting di Gioele Valenti sa di folk apocalittico a bassa fedeltà, derive crooner e pop adamantino, e sebbene affondi le sue radici nella tradizione della forma canzone, la sua musica osa spesso nel territorio di una sperimentazione sottile ed equilibrata.
Il nuovo lavoro discografico RIGEL PLAYGROUND, che viene presentato in questa occasione, predispone l’ascoltatore per un viaggio di folk cosmico, in cui gli inglesismi della tradizione si sposano con una vena alt, come se Beatles e Sparklehorse incontrassero i tormenti di Nick Drake e l’intimismo di un Mike Scott.
Avvezzo da sempre alle collaborazioni (negli anni, Amaury Cambuzat degli Ulan Bator, John Fallon dei The Steppes, Capra Informis dei GOAT ecc…), ospite illustre in questo disco c’è Jonathan Donahue, singer degli americani Mercury Rev, band di assoluto rilievo nell’indie internazionale, che oltre ad aver prestato la voce sul primo singolo The Beast of Love, uscito il 7 settembre su tutti gli stores digitali, ha – a detta dello stesso Herself – informato l’essenza dell’intero disco.
Non a caso, i MERCURY REV hanno scelto Herself per accompagnarli durante il loro ultimo tour italiano dal 12 al 15 settembre.
Ingresso gratuito riservato ai soci Arci.