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Il teatroZeta sarà ospite del Sabir, festival delle culture mediterranee, il 13 ottobre ai Cantieri culturali della Zisa con lo spettacolo Fumu e sangu e acqua di mare.
Per l'occasione abbiamo il piacere di presentare il nostro lavoro l'11 ottobre alle ore 19:00 presso il teatroZeta in via Albergo Santa Lucia a Termini Imerese.
Il lavoro teatrale, scritto da Piero Macaluso, sul tema della migrazione, sulla Sicilia e su alcuni aspetti caratteriali del nostro essere siciliani; un testo cattivo e cinico, sulla Sicilia e sui siciliani, sull'arte dell'immobilisno e della finta commozione.
Due personaggi, U poeta e U nirbusu, che rappresentano i due aspetti estremi della sicilianità, la nostra spesso involontaria capacità di fare poesia negli aspetti quotidiani e il lasciarsi scorrere addosso eventi, con un senso della fatalità, che forse ci viene dall'antica appartenenza alla Magna Grecia e al senso di destino implacabile e non controllabile dalle umane cose. Tra le riflessioni dei due, forse ospiti di qualche casa di cura, si incunea un personaggio, l'infermiera che, attraverso un linguaggio poetico e visionario, racconta storie, legate alla tragedia dei migranti ma senza intaccare minimamente il loro tranquillo vivere e il loro dialogo interiore.
"Questo testo, dice Piero Macaluso, riporta suoni e frasi della strada, dei mercati, il gesto è esagerato, drammatico, plateale tipico di una esasperazione comunicativa tutta siciliana che porta il livello di comunicazione sempre ad un passo dalla tragedia, per poi sciogliersi in un nulla di fatto o un alzata di spalle, un immobilismo che spesso genera una stasi nella crescita sociale di un territorio di una bellezza unica".
Con Maria Grazia Cannavò, Sergio Monachello e Piero Macaluso, la regia è firmata collettivamente dal gruppo con l'aiuto regia di Simona Indovina.
Ingresso al teatroZeta intero 6 euro soci Arci 5 euro.