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Tavola Tonda | 15-18 in concerto
Domenica, 22. Aprile 2018, 21:30
In Italia sul finire del novecento era piuttosto comune tra gli uomini e le donne in età avanzata usare espressioni come:“ quello è del 15/18, sei del 15/18, una cosa del 15/18”, per definire o indicare qualcosa o qualcuno come antiquato, appartenente a un’altra epoca. In origine l’epiteto si riferiva invece – con abbondante chiarezza – a persone o imprese del tutto fallimentari. Si poteva usare in buona sostanza per dare del perdente a Tizio o a Caio, a una avventura dalle scarsissime possibilità di successo, a un disastro annunciato.
Ebbene, se i quindicidiciotto membri fossero nati in Italia all’inizio del secolo ventesimo all’avvento della grande guerra avrebbero disertato, si sarebbero dati alla macchia, soinvolti un effetto non molto dissimile da quello che avrebbe provocato l’apparizione simultanea in tutti i campi e cieli di battaglia di un Ufo o di Gesù Cristo in persona.<br />Stupore e commozione sarebbero stati i sentimenti prevalenti in quegli uomini. Sentimenti che li avrebbero resi ostili alla guerra, ostili ai guerrafondai, ostili al predominio dell’uomo sull’uomo.<br />La musica primitiva da camera dei 15-18 potrebbe salvare il mondo.<br /><br /><br />Una tranquilla domenica del giugno 2015, sulle colline di Palermo, Nicola Greco, Pietro Palazzo, Domenico Salamone, Federico Cardaci e Marc De Dieux suonano e registrano ciò che qualche anno dopo costituirà il materiale del primo album ufficiale dei 15-18, “Back to 14-18”.<br />E così, per il centenario della battaglia di Caporetto, “Back to 14-18” esce il 2 gennaio 2018 per la mini-label DeDieux / SuccoAcido, distribuita in Italia da Audioglobe.<br />“Back to 14-18” ha nel frattempo assunto forma drammaturgica e, nell’attesa di prendere il volo verso i palcoscenici più off della penisola, l’opera è al momento in fase teatro-laboratoriale in un luogo che ha più del bunker che di palcoscenico.<br />Non vorrete certo farvi trovare impreparati: questa è “musica primitiva da camera” e i 15-18 sono i suoi soldati.<br /><br />Costo del biglietto 5 euro e vi porterete a casa il primo CD dei 15-18 "Back to 14-18" con i 15-18 lì pronti per gli au"ografi... per i ritardatari che non arrivassero ad accaparrarsi i cd perché terminati troverete comunque autografi e insana speranza in una ristampa. <br />Ingresso riservato ai soci Arci</span></p>""
Ebbene, se i quindicidiciotto membri fossero nati in Italia all’inizio del secolo ventesimo all’avvento della grande guerra avrebbero disertato, si sarebbero dati alla macchia, soinvolti un effetto non molto dissimile da quello che avrebbe provocato l’apparizione simultanea in tutti i campi e cieli di battaglia di un Ufo o di Gesù Cristo in persona.<br />Stupore e commozione sarebbero stati i sentimenti prevalenti in quegli uomini. Sentimenti che li avrebbero resi ostili alla guerra, ostili ai guerrafondai, ostili al predominio dell’uomo sull’uomo.<br />La musica primitiva da camera dei 15-18 potrebbe salvare il mondo.<br /><br /><br />Una tranquilla domenica del giugno 2015, sulle colline di Palermo, Nicola Greco, Pietro Palazzo, Domenico Salamone, Federico Cardaci e Marc De Dieux suonano e registrano ciò che qualche anno dopo costituirà il materiale del primo album ufficiale dei 15-18, “Back to 14-18”.<br />E così, per il centenario della battaglia di Caporetto, “Back to 14-18” esce il 2 gennaio 2018 per la mini-label DeDieux / SuccoAcido, distribuita in Italia da Audioglobe.<br />“Back to 14-18” ha nel frattempo assunto forma drammaturgica e, nell’attesa di prendere il volo verso i palcoscenici più off della penisola, l’opera è al momento in fase teatro-laboratoriale in un luogo che ha più del bunker che di palcoscenico.<br />Non vorrete certo farvi trovare impreparati: questa è “musica primitiva da camera” e i 15-18 sono i suoi soldati.<br /><br />Costo del biglietto 5 euro e vi porterete a casa il primo CD dei 15-18 "Back to 14-18" con i 15-18 lì pronti per gli au"ografi... per i ritardatari che non arrivassero ad accaparrarsi i cd perché terminati troverete comunque autografi e insana speranza in una ristampa. <br />Ingresso riservato ai soci Arci</span></p>""