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Mercoledì 7 Marzo
Ore 18:00
Presentazione del libro "La città a sei zampe. Cronaca industriale, ambientale e operaia di uno tra i maggiori petrolchimici d’Europa" [Villaggio Maori Edizioni] di Andrea Turco.
Ne discute con l'autore Sergio Cipolla (CISS/Cooperazione Internazionale Sud Sud)
In Italia esiste un antico e controverso rapporto tra industria, territorio e popolazione: il caso Eni a Gela ne rappresenta forse la pietra miliare. Reportage e inchiesta su di un argomento spesso titolato dalla testate giornalistiche, montato durante le campagne elettorali e mai approfondito. Finalmente un libro che non tralascia nessun aspetto: la storia del «cane a sei zampe» e le sue politiche industriali, l’impatto ambientale e gli «omissis» in materia di prevenzione e risanamento, la trasformazione urbana e simbolica del territorio, la retorica delle istituzioni e le promesse mancate, le memorie personali, la vita operaia e l’emergenza sanitaria. Storia pubblica e privata al contempo, attuale e paradigmatica, che racconta come l’azienda di Mattei abbia affondato le sue zampe in Italia, modernizzandola e intrappolandola al tempo stesso.
Andrea Turco è nato a Gela nel 1985. Si diploma come perito chimico. Dopo tre anni di peripezie in giro per l’Italia, nel 2012 si laurea in Giornalismo per Uffici Stampa all’Università di Palermo con una tesi sul gioco d’azzardo in Sicilia che diverrà un libro, pubblicato a ottobre 2014 per la casa editrice Sicilia Punto L, dal titolo Fate il loro gioco. Ha collaborato per anni con diverse testate giornalistiche
regionali e nazionali: da I Quaderni de L’Ora a radio100passi fino a la Repubblica Palermo. Da tre anni scrive per il sito di informazione Meridionews e dal 2016 è entrato a far parte della redazione palermitana.
L’editor racconta:
Capita di rado di progettare un libro, cercare un autore che lo scriva e incontrare un giornalista che ti risponda: «Sono anni che penso a un libro su questo tema, e ho già tutti gli appunti. È il libro di una vita». Il giornalista in questione a Gela – città plasmata e condizionata dalla presenza del gruppo industriale Eni – c’è nato,
Gela l’ha vissuta: da cittadino, da attivista e intellettuale. Le persone i cui destini erano e sono intrecciati all’azienda di Mattei le conosce di persona, ce l’ha in famiglia. Nel tessuto naturale e urbano gelese c’è cresciuto: ne ha osservato la riconfigurazione dettata dalla ragion d’impresa e da quella occupazionale, il dissesto ambientale e quello clinico dei suoi abitanti. Un testo che parta da questo retroterra sociale e personale, in una regione come la Sicilia, in un paese come l’Italia, non può che essere intriso di passione e protesta. Ma l’autore è un professionista, e all’impegno civile si affianca la puntualità giornalistica: nel libro (che l’autore ha atteso trepidante per tutta la sua lavorazione, come un militante attende che il tavolo inizi a ribaltarsi) si alternano cifre e sentimenti, denunce e sottintese speranze. Per il lettore La città a sei zampe non è solo fare i conti con l’attualità, ma vuol dire rapportarsi intimamente col proprio animo civile; imparare a guardare la propria città, così come ciascun cittadino ha il dovere di fare.