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La C è la terza lettera dell'alfabeto. E non ci sarebbe altro da aggiungere. Apparentemente...
Ma il tre è un numero carico di significati simbolici, magici, alchemici; e anche la mera forma di questa lettera, la cui invenzione si perde nella notte dei tempi, a ben guardarla risveglia e suggerisce immagini che vanno oltre la pura grafia: la C ha la forma di una mezza luna, una luna calante, quella che allontana, che purifica, che fa “pulizia”; alla sua curva dolcemente rotonda inoltre manca un pezzo, un pezzettino soltanto, per diventare una O, un cerchio, che al contrario simboleggia la completezza e l'unione col tutto.
Questa trilogia è il racconto della ricerca infinita di quel pezzo mancante, attraverso la rilettura delle vicende di alcuni celebri personaggi letterari tutti marchiati a fuoco dalla lettera C.
CAPITOLO I - domenica 21 gennaio alle 18.30
Comizio per una una Commediante, un Cyrano e una caraffa di
Cognac
In questo primo capitolo Cristina Coltelli (che di C se ne intende) racconta il dramma esistenziale più sperimentato dall'essere umano: quello dell'ambigua e labile identità ricercata negli occhi innamorati di qualcun altro. Il personaggio di riferimento è il brillante e sfortunato Cyrano de Bergerac che è capace di battere più di mille uomini con la spada, ma non il suo unico rivale in amore, Cristiano, rivale che, tragicamente, verrà a sua volta sconfitto.
CAPITOLO II - domenica 28 gennaio alle 18.30
Comizio per una una Commediante, un Coriolano e cinque calici
di Chianti
Il Coriolano di Shakespeare è un testo complesso e più che di una ricerca, parla di una perdita: la perdita del linguaggio, della comunicazione e dunque anche del senso.
Il popolo Romano soffre la fame a causa di una carestia, è circondato dalle armate nemiche e fatica a trovare un equilibrio nella nascente Repubblica.
Di tutto ciò incolpa l’unico uomo che non c’entra nulla: Caio Marzio Coriolano, la cui reazione è degna di un film di Tarantino.
CAPITOLO III - domenica 4 febbraio alle 18.30
Comizio per una una Commediante, il Cavaliere di Calvino e la Cirrosi Cronica
Il Cavaliere di Calvino è Inesistente.
E il suo non è un problema caratteriale come nel caso di Coriolano, lui non esiste proprio. Quando è interrogato su come possa tener su l'armatura se “non esiste”, risponde prontamente
“Con la forza di volontà!”.
Un involucro vuoto, apparentemente. Ma per qualche ragione tutti gli altri personaggi, vivi e concreti e impegnatissimi nelle loro
avventure esistenziali, di questo cavaliere che non esiste
hanno bisogno, lo cercano, gli raccontano i loro dubbi, dolori, sogni, a lui che non può capirli. Il risultato è un esilarante gioco di specchi in cui ci si interroga con amore e ironia su cosa sia esattamente un essere umano.
Ingresso riservato ai soci Arci.
Costo di ciascun biglietto 7 euro.
Abbonamento ai tre spettacoli 15 euro.
Possibilità di cenare su prenotazione