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Giornata Mondiale dei diritti delle persone migranti - Palermosenzafrontiere
Venerdì, 18. Dicembre 2015, 17:30

Dal 2000 ad oggi sono oltre 27.000 le vittime accertate dell'immigrazione in Europa. Oltre a queste si calcola che circa 100.000 persone siano scomparse nelle rotte migratorie da Asia e Africa. Morte in mare, nel deserto, nelle carceri dei regimi totalitari. Nel solo 2015 oltre 3.600 vittime, il doppio del 2014, di cui 700 i bambini. Un genocidio in corso.

Aprite le frontiere! è l’urlo che arriva dal genocidio in atto rappresentato dalle migliaia e migliaia di persone che purtroppo non sono riuscite ad arrivare a destinazione. È quanto chiedono i parenti di queste vittime, morte o disperse lungo le rotte migratorie, perché se alle frontiere si permettesse il transito degli essere umani, e non solo delle merci, questa umanità in movimento non sarebbe costretta ad affidarsi a mafie e trafficanti.

Aprire le frontiere ed accogliere chi fugge da guerra e miseria, alla ricerca di un futuro migliore, è anche una risposta al terrore e alla paura che seminano le bombe dei terroristi.

Paura e terrore che però politici, opinionisti e mass media stanno alimentando trasformando migranti e rifugiati nel nemico da cui proteggersi, chiudendo e militarizzando ancora di più i confini.

Aprire le frontiere è una risposta che può permettere di costruire una reale solidarietà tra chi è nato in un determinato territorio e chi vi arriva. Una solidarietà basata sull’affermazione di società in cui ci siano diritti per tutti e tutte.

Il diritto alla vita è il primo fra tutti i diritti.
L’Italia, e i paesi europei, non riconoscono questo diritto, ostacolando il diritto alla libertà di movimento e il diritto all’asilo sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo(art.13 e art.14).

L’Italia inoltre non ha ancora ratificato la "Convenzione Internazionale sulla Protezione dei Diritti di tutti i lavoratori e delle loro famiglie" istituita dall’ONU il 18 dicembre 1990.

Oggi in questa data riconosciamo il contributo di milioni di migranti allo sviluppo e al benessere dell'Europa e di molti paesi del mondo.

Dopo tre mesi di "GIOVEDI' IN STRADA", insieme con MILANO, TORINO, ROMA e MESSINA, ancora a Piazza Massimo a PALERMO per ricordare i morti e i dispersi e chiedere con forza i diritti di tutte e di tutti.

Chiediamo:
• di porre fine a tutte le forme di abuso, violenza, discriminazione e istigazione all’odio verso i migranti e le loro famiglie;
• al governo italiano di ratificare la Convenzione ONU sui lavoratori migranti;
• l’istituzione di percorsi di arrivo sicuri e legali
• la chiusura e lo smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti
• la cessazione dei respingimenti e delle espulsioni forzate
• l’abolizione del regolamento di Dublino e la creazione di un sistema di asilo unico europeo

LETTURE e PERFORMANCE MUSICALI del Maestro Dario Lo Cicero e delle ragazze e ragazzi della Scuola Media A.Pecoraro.

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