Il laboratorio si pone come obiettivo la conoscenza di un repertorio variegato (regionale, nazionale ed internazionale) che è stato culla sonora del ciclo vitale dei nostri avi. Un repertorio semi-dimenticato, a volte bistrattato ed abbandonato, riposto nel dimenticatoio assieme agli attrezzi di lavoro che ancora riposano dentro ruderi isolati abbracciati dall’edera e nascosti tra la gramigna.
Una panoramica sui vari aspetti del canto popolare verrà fornita ai corsisti
Verrà sottoposto a studio la diversa attitudine al materiale canoro passando dal canto monodico al canto polivocale, affrontando poi quelle concezioni di canto “altro” provenienti da culture lontane come ad esempio il canto sugli armonici o diplofonia.
Il corso sarà inteso come uno “stare insieme cantando” ma saranno parte integrante degli incontri l’ascolto di registrazioni d’archivio, la visione di documentari là dove previsti e, soprattutto, la conversazione intesa come arricchimento culturale.
Non è richiesta ai partecipanti una alfabetizzazione musicale ma indispensabile sarà una minima intonazione di base.

Il Laboratorio avrà cadenza settimanale e avrà inizio (raggiunto il numero minimo di partecipanti)
MERCOLEDI' 4 NOVEMBRE

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327 2976973


CICCIO PIRAS
Cantautore, chitarrista, organettista...
Sin da piccolo coltiva la passione per la musica. A 13 anni comincia a comporre le prime canzoni, a 14 comincia da autodidatta a suonare la chitarra.
La vera e propria attività musicale comincia nel 1997 quando fonda i Dharma, con il quale si esibisce come batterista. L’anno successivo decide di passare alla chitarra elettrica e alla voce fondando gli Ipnotika, band di ispirazione dark il cui repertorio è composto esclusivamente da testi propri.
Viene poi ingaggiato nella band power metal dei Moon’s Call, come bassista.
Nel 2000 fonda, ancora come chitarrista e cantante, i Livido, gruppo “new dark”, che riscuote un discreto successo in ambito locale e con i quali incide due brani inediti.
Nel 2002 avviene la svolta che cambierà totalmente l’approccio alla musica, al pubblico, allo spettacolo. La scoperta di grandi artisti italiani come Renato Carosone, Giorgio Gaber, e Fabrizio De Andrè, ma soprattutto dei siciliani Rosa Balistreri, Ciccio Busacca e Orazio Strano, incide profondamente sull’animo dell’artista tanto da indurlo a scoprire il suo lato comico in indissolubile unione alla musica folk.
Ciò porterà alla nascita del suo progetto più riuscito: i Bifolk, gruppo di musica demenziale costituito nel 2004, che fonde musica, teatro, cabaret riscuotendo un ottimo successo e con il quale incide il disco autoprodotto, "Hai capito? Veramente no!".
Nel 2004 si iscrive presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo laureandosi con lode in Discipline della Musica nel 2010 con una tesi riguardante il "Laboratorio di Etnomusicologia", realtà pressoché unica in Italia che unisce studio e pratica delle tradizioni orali ed in particolare delle tradizioni musicali siciliane attraverso la riproposta filologica del repertorio eseguito durante i concerti e del quale dal 2006 è parte integrante.
Grazie agli stimoli del Laboratorio di Etnomusicologia inoltre, nel 2006, riporta in auge l’antica Novena di Natale del paese siciliano di Mussomeli (Cl) dismessa da oltre 15 anni. È proprio grazie al Laboratorio di Etnomusicologia che avviene l’incontro con il polistrumentista Michele Piccione con il quale collabora dal 2009, come chitarrista e cantante, nei Lassatilabballari, gruppo di musica folk legata alle danze di tradizione nazionali ed internazionali. Dello stesso periodo è la conoscenza con Simona Ferrigno con la quale porta avanti il progetto musicale Le Matrioske. In entrambe le formazioni come cantante, chitarrista, percussionista ed organettista. Recente è la collaborazione con Oriana Civile per lo spettacolo di teatro-canzone "Canto di una vita semplice" con un repertorio di canti tradizionali siciliani secondo lo schema classico "dalla culla alla bara".