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Mostra ALCHIMIA "Storie Illustrate" @PYC
Giovedì, 9. Luglio 2015, 18:30

CLAUDIA MARSILI

Nata a Palermo, classe 1990.
Consegue il diploma di primo livello in Arte Ambientale e Linguaggi Sperimentali all’Accademia di Belle Arti di Palermo nel 2014. Attualmente iscritta al primo anno del corso specialistico di Graphic Design e comunicazione d’impresa all’Accademia di Palermo. Collabora come illustratrice con la rivista “Il Palindromo”. Partecipa ad una mostra collettiva di illustratori nel 2012 al Biotos di Palermo, al locale Dada Art nel 2014 e al Caravanserai di Palermo nel 2015.

ALCHIMIA
Storie illustrate

“La mostra si divide in 3 cicli di illustrazioni. Nel primo sono raccolte le immagini che ho realizzato come elaborato grafico per la mia tesi di laurea “La rappresentazione della femme fatale dell’inizio del Novecento. Ispirandomi alla controversa figura della donna fatale celebrata nelle splendide tavole della Salome? disegnate da Aubrey Beardsley, ho deciso di affiancare alla tesi un percorso grafico che illustra il romanzo dello scrittore francese Pierre Louy?s La donna e il burattino (1898). La trama si basa sul rapporto castrante e distorto dei due protagonisti Concha, l’affascinante ammaliatrice e Mateo il suo burattino. Il secondo ciclo , Alchimia, nasce da una fusione di varie influenze, dal decorativismo arabo alle icone bizantine . I colori del secondo ciclo rappresentano simbolicamente i contrasti fra apollineo e dionisiaco, uomo e donna, eros e tha?natos. Le figure vivono fuori dallo spazio accostandosi tra di loro, comunicano tramite una piccola ghiera di espressioni. Ho cercato di indagare i rapporti umani intesi come sensazioni percepibili ma non spiegabili, dove la linea fra maschile e femminile e? sottilissima, dove si alternano personaggi castranti con altri protettivi, uomini e dei. L'ultimo ciclo è costituito invece da due illustrazioni, ispirandomi alla città di Zaira e a quella di Armilla, luoghi immaginari cha Marco Polo descrive al Kublai Khan, nel libro “Le città invisibili di Calvino”. Zaira è la città, fatta di relazioni tra le misure del suo spazio e gli avvenimenti del suo passato, mentre Armilla è costituita soltanto da tubature e sanitari, le cui padrone sono ninfe e naiadi. Lo stile che ho utilizzato per queste immagini è ispirato principalmente ai decori indiani.” Claudia Marsili