Sei già appassionata o un appassionato di musica, canto o danza tradizionale e vuoi approfondire le tue conoscenze? Suoni uno strumento, canti, danzi già e vorresti farlo insieme ad altri che condividono lo stesso interesse? Vuoi imparare a suonare, danzare o cantare ma non ne hai avuto la possibilità? Vuoi formarti delle competenze tecniche in campo musicale? Hai delle mani d’oro che non hanno ancora avuto possibilità di mostrare il loro talento costruendo strumenti musicali? Vuoi diventare il fonico del tuo gruppo? Vuoi far parte di una Orchestra o di una Compagnia di Danza tradizionale?
Non è richiesta una esperienza precedente: basta una grande volontà per mettersi in gioco ed imparare.
La partecipazione al progetto “artigiani culturali è aperta a tutte le ragazze e i ragazzi tra i 14 e i 35 anni di età.
I bandi di selezione riguardano:
Per qualsiasi informazione
Circolo Arci Tavola Tonda, Viale delle Alpi, 11 – Palermo
www.tavolatonda.org | www.artigianiculturali.org | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. | Artigiani Culturali su Facebook
Artigiani Culturali è un progetto del Circolo Arci Tavola Tonda finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Gioventù e Servizio Civile Nazionale
Il Progetto in sitesi
Una città, Palermo, in cui gli spazi di socializzazione sono molto ridotti, una crisi economica che ormai ha sfondato gli argini e investe buona parte della popolazione. Una città in cui il fermento creativo ha visto scomparire i luoghi di produzione e riproduzione dei saperi e della creatività, grazie a scelte politiche portate avanti dalle amministrazioni comunali che si sono succedute e che hanno investito i propri fondi su eventi e operatori culturali non locali (senza alcuna ricaduta benefica sulla città).
E’ questo il contesto da cui il progetto prende le mosse. Tutto questo a fronte di un humus che, da sempre, la città esprime, dimostrato dalla massiccia partecipazione a “eventi in estemporanea” che si sono succeduti negli ultimi anni.
Inoltre, viviamo in una città in cui l’immigrazione ha portato decine di artisti provenienti dall’Africa e dall’Oriente più o meno vicino, e che non trovano spazi per poter mettere a frutto e condividere le proprie capacità.
In ambito europeo decine sono i festival volti alla valorizzazione di musiche e danze popolari (cfr. il sito dell’European Forum of Worldwide Music Festivals), così come centinaia sono i musicisti che in questo campo si muovono ottenendo grande successo (cfr. il territorio della Puglia dove il recupero della “pizzica” ha fatto crescere la presenza turistica nel Salento del 5% ogni anno).
Formare e valorizzare artisti e artigiani tradizionali locali sarà pertanto funzionale a far crescere il turismo in Sicilia e di conseguenza l’occupazione in tutti i settori produttivi ad esso legati (ristorazione, trasporti, strutture ricettive, ecc.).
Ancora più desolante è il contesto regionale relativo alle figure professionali che di musica si occupano: in primis fonici da palco adeguati e liutai capaci. I pochi fonici sul territorio, salvo alcune rare eccellenze, sono persone a cui manca del tutto una formazione professionale.
Esistono alcune scuole private per tecnici del suono ma sono volte a formare gli alunni per strumenti elettrici o digitali, del tutto incapaci di fronte a una zampogna, a un liuto o anche a un “semplice” tamburo a cornice.
Stessa situazione nell’ambito della liuteria. Tolti i pochi nomi di assoluta qualità, in Sicilia è difficilissimo trovare artigiani in grado di realizzare e di riparare strumenti tradizionali.
Secondo quanto affermato dall’UNESCO a Parigi nel 1989, «la cultura tradizionale e popolare fa parte del patrimonio universale dell’umanità, [essa] è un potente mezzo di riavvicinamento dei diversi popoli e gruppi sociali e di affermazione della loro identità culturale».
E ancora precisa: «la cultura tradizionale e popolare è l’insieme delle creazioni che provengono da una comunità culturale, fondate sulla tradizione, riconosciute come rispondenti alle aspettative della comunità in quanto espressione dell’identità culturale e sociale di questa… »
Da qui il progetto intende far scaturire una serie di attività che mirino alla valorizzazione degli strumenti culturali che la nostra tradizione ha espresso.
Gli obiettivi dell’intervento sono:
- la rivalutazione, la promozione e la divulgazione della cultura popolare siciliana e delle culture “altre” che popolano, animano e arricchiscono la nostra isola, mediante lo studio, il dialogo e lo scambio tra le diverse espressioni culturali, con particolare attenzione per l’ambito musicale e coreutico;
- favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di giovani che vivono nella provincia palermitana mediante la formazione e l’apprendistato artistico e tecnico.
- l’attivazione di un polo culturale per la riproduzione di saperi in ambito professionale, artistico, artigianale e tecnico, destinato a circa 80 giovani, con particolare attenzione a quelli in condizioni di vulnerabilità sociale e/o difficoltà socio-economiche, che mira a favorire il loro inserimento nel mondo del lavoro;
- l’istituzione di una compagnia artistica operante a livello locale, nazionale e internazionale per la promozione del patrimonio artistico e culturale delle tradizioni popolari.